SEL in Sardegna si allea con forze del centrodestra?

28 Maggio 2012
3 Commenti


Amsicora

Ho sempre più la sensazione, anche da notizie che mi giungono da varie parti d’Italia, anche per via di antichi rapporti personali, che SEL stia sempre più diventando una entità dai mille volti tutti coperti dalla faccia e dalla ricca personalità di Vendola. Fra questi volti ci sono realtà molto serie e rigorose, mentre da altre parti si registra una leggerezza che rasenta il trasformismo. In Sardegna, non da oggi ho l’impressione che SEL sia, più che un movimento o un partito, un’entità ambivalente dove convivono noti e stimati militanti della sinistra storica (dal PCI in giù), con personaggi dalla logica da capobastone più che da dirigenti politici democratici. Insomma, la fanno da padroni alcuni consiglieri regionali, che, oltre ad avere visibilità pubblica, detengono e fanno valere con spregiudicatezza l’essere assegnatari e gestori dei fondi in dotazione al gruppo consiliare regionale. Da questo discende una certa spregiudicatezza politica. E’ ben noto il sostegno ad alcune delle manovre più spericolate di Soru in passato e più di una recente convergenza trasversale in consiglio regionale, basate sulla contrattazione di pezzetti di bilancio o altro.
Questa sensazione trova oggi conferma nel malessere e nella critica pubblica di un gruppo di ben noti iscritti a SEL, già dirigenti della siniistra sarada.
Ecco il fatto.Il Gruppo di coordinamento (Anna Anolfo, Antonio Attili, Annarella Casu, Pietro Maurandi, Giovanni Meloni, Bastianino Muresu, Rosario Musmeci, Gabriella Orrù, Gianni Perotti, Natale Tedde) di aderenti a SEL che si riconosce nell’associazione politico-culturale “La Sinistra” ha diramato una dichiarazione su un seminario, svoltosi nei giorni scorsi a Santa Giusta, organizzato dal consigliere regionale di SEL Luciano Uras e concluso dal coordinatore regionale, al quale hanno partecipato consiglieri di diversi partiti.
Non si sa bene di che cosa si sia discusso e quali conclusioni si siano raggiunte. Da quel poco che è trapelato sembra che gli esponenti di SEL abbiano proposto un’alleanza con il PSd’Az e con l’UDC, in chiave a quanto sembra sovranista e comunque in vista delle elezioni.
Se così fosse si tratterebbe del passaggio da voci e indiscrezioni su ipotesi di alleanze con pezzi consistenti del centrodestra sardo ad una vera e propria proposta organica e articolata, una inedita linea politica di SEL.
Ci sarebbero da spiegare almeno due cose. Prima di tutto quale sia la base programmatica, vogliamo dire ideale?, per mettere insieme il centrosinistra con forze organiche alla maggioranza di centrodestra, quella che ha dato pessima prova di sé nel governo della Sardegna. Inoltre, sarebbe il caso di chiarire come si concilia questa scelta di SEL con la natura di un partito che era nato per lavorare per l’unità della sinistra e per rafforzare l’alleanza di centrosinistra. A meno che non si voglia lavorare per la decomposizione della sinistra.
Noi leggiamo in questa iniziativa, di cui mai sono stati investiti gli organi dirigenti di SEL, niente di più e niente di meno che un inciucio che, all’ombra di sovranismo e pseudoindipendentismo parolaio, prefigura alleanze di potere, senza uno straccio di idea per far uscire la Sardegna dalle condizioni in cui si trova.
Questo il comunicato. Capiamo che Vendola ha le sue gatte da pelare e gli riconosciamo una grande capacità di tradurre in ragionamento e proposta politici molte delle migliori idealità della sinistra italiana oggi. Tuttavia, questo ed altri fatti di trasformismo dovrebbero indurlo a mettere mano al partito in modo da rendere coerenti tutte articolazioni di SEL al discorso generale, cui sopratutto Vendola dà voce e immagine. Sennò, anche il seguito elettorale diventa problematico, tanto più oggi che altri protagonisti con forte esposizione mediatica (si pensi a Grillo) fanno  una spietata concorrenza.

3 commenti

  • 1 Adriano Bomboi
    28 Maggio 2012 - 10:34

    E perché non considerare “parolaio” e “all’ombra del potere” anche l’ideale dell’unità della sinistra piuttosto che l’ideale sovranista e indipendentista?

  • 2 Soviet
    28 Maggio 2012 - 19:20

    Io a Santa Giusta c’ero e non si è proposta alcuna alleanza. E non c’ero solo io, c’erano esponenti dell’intero Centrosinistra, PD e Idv compresi.
    Si è parlato di autonomie locali e dei problemi derivanti dalla riorganizzazione degli enti locali, anche a seguito dell’esito dei referendum.
    Credo che gli esponenti de La Sinistra (ma non era una corrente dei DS?) sapessero benissimo dell’iniziativa, ma come spesso accade per le attività di carattere seminariale, non si sono fatti vedere.
    La sensazione di malessere c’è, ma mi pare si esprima più in pettegolezzi e maldicenze che in argomentazioni politiche.
    Se poi dobbiamo scegliere tra l’appoggio spericolato a Soru e il pugnalarlo favorendo l’ascesa dell’ineffabile Cappellacci, io so dove posizionarmi.
    Credo che se si avesse un pochino di onestà intellettuale certe cose si avrebbe per lo meno imbarazzo a scriverle.
    Comunque il tempo, come si dice, è galantuomo e vedremo chi cerca di fare politica e chi altro non è che un avvelenatore di pozzi.

  • 3 Miriam Lampis
    29 Maggio 2012 - 13:18

    Ma questi noti e stimati esponenti dell’associazione La sinistra non sarebbero potuti andare a Santa Giusta come hanno fatto altri per sincerarsi di persona delle cose discusse? Ho saputo anche io del convegno e non sono neppure iscritta al Sel. Mi pare proprio che siamo alle solite della sinistra che spara addosso a se stessa ed a farlo sono persone pluridecorate da anni di parlamento, consiglio regionale, vitalizi, carriere universitarie e professionali e molto avanti con gli anni. Dopo aver sostenuto Cabras alle primarie di cagliari probabilmente qualcuno non si e’ arreso.

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