Il buon senso puo’ sgonfiare il caso Cospito

21 Aprile 2023
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A.P.

Basta avere i fondamentali del diritto e un po’ di buon senso per riportate il caso Cospito alla giustizia e alla normalita’. 
Se ci sono circostanze in cui la valutazione del giudice e’ ineliminabile queste sono le attenuati e le aggravanti. Il bilanciamento fra di esse nasce nel processo, volta per volta, non puo’ essere definita in astratto, una volta per tutte, d’autorita’, dalla legge.

Nel caso Cospito questa assurda previsione legislativa (ora annullata dalla Corte costituzionale) ha portato  l’imputato all’ergastolo. Non ci sono stati morti negli atti criminosi dell’anarchico. Vent’anni sembrano adeguati, forse gia’ troppi.. Ora la pena dovra’ essere irrogata considerando le attenuanti e le aggravanti. Se saranno ritenute prevalenti le prime, la pena dovrebbe essere ridimensionata. Quindi buone notizie per Cospito, che non a caso ha revocato lo sciopero della fame.
Ora si vedra’ cosa decideranno i giudici, ma la Consulta ha sanato una evidente stortura dell’ordinamemto, che spiana la strada ad una decisione accettabile.
Morale della favola: comunque andranno le cose, possiamo già dire che gli anarchici hanno hanno fatto una battaglia di civilità e hanno vinto.

 

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