Bene la Todde sull’eolico

4 Maggio 2024
1 Commento


Andrea Pubusa

 

 

Ci sono segnali che si devono dare, azioni che si devono compiere. L’invasione dell’eolico è una delle questioni che merita risposta. L’intervento è così pervasivo, del tutto irriguardoso nei confronti del territorio dell’isola, delle sue bellezze da meritare una risposta immediata, ferma, decisa. Per le modalità con cui si svolge costituisce una forma attuale ďel colonialismo, un mezzo per fare profitti mediamte la distruzione del territorio sardo. Non è un caso che ci sia una levata di scudi di sindaci, amministrazioni, associazioni e delle popolazioni locali.  E’ da molto tempo che non si vede una risposta cosi convinta, preoccupata e diffusa. Bene ha fatto la Presidente Todde ad interpretarla e a dare risposta con il suo primo atto di governo. Un disegno di legge che stabilisce una moratoria rispetto alle procedure in corso. 

Ho letto le obiezioni giuridiche all’iniziativa. Non sono banali. La questione è complessa e solleva molte questioni perfino di ordine costituzionale. Vengono in considerazione molte competenze. Dei comuni, della Regione, dello Stato e della UE, molti interessi di rango costituzionale, la tutela del paesaggio, la salvaguqrdia dell’ambiente, c’è l’interesse alla transizione energetica su cui spinge l’Europa e tanto altro. Una matassa intricata che è difficile dipanare senza creare scompensi e senza colpire interessi forti, sociali e individuali. Ciò non significa che la Regione sarda debba ritrarsi e non giocare la sua parte.

Si dà per scontata una ostilità dello Stato, del governo, ma l’interesse fatto valere dalla Regione è non di questo o quello schieramento, appartiene all’intera comunità isolana e questo avrà il suo peso. Ci sono poi gli aspetti amministrativi, è facile prevedere tanti ricorsi, ma anche qui gli esiti non sono scontati. Anche quelle giurisdizioni non sono immuni nella valutazioni delle vicende dal rilievo giuridico ch’esse acquisiscono non solo per legge  ma anche per il loro rilievo sociale. In corso d’opera si può anche aggiustare il tiro. L’importante  è ora aver iniziato la battaglia. 

1 commento

Lascia un commento