Andrea Pubusa

Cosa impedisce la pace Russia/Ucraina? Che le soluzioni proposte non risolvono nulla. Certo, anche una tregua sarebbe positiva perché nell’immediato mette fine al massacro e alle devastazioni, ma non dà la pace. L’invasione russa muove da una disinvolta politica occidentale e dalla poca lungimiranza di chi oggi governa Kiev. La Russia, dopo la caduta del muro di Berlino, è stata accerchiata dalla Nato, in contrasto con gli affidamenti dati a suo tempo a Gorbaciov. E’ innegabile che la fine dello scontro fra occidente e Russia, non è cessato, ma ha avuto un incremento. Usa, Ue e Nato si son convinti che ormai si poteva dare una spallata alla Russia e disintegrarla, come si è fatto in Irak e in Libia. E a tal fine in Ucraina si è - con un colpo di stato - fatto fuori il presidente legittimamente eletto, favorevole all’equidistanza. Si voleva a Kiev un governo pronto alla spallata finale. Ora o si elimina questa situazione o Mosca non smette le sue azioni militari. Non vuole l’Ucraina nella Nato, non la vuole minacciosamente armata fino ai denti, ma non ostacola un ingresso nella Ue, e per le regioni russofone inizialmente era favorevole ad una loro autonomia con relazioni amichevoli con Ucraina e Russia. Una posizione non irragionevole. Se non si giunge a questo, è chiaro che una tregua ha l’effetto soltanto di consentire a Zelensky di riorganizzarsi in vista di una ripresa delle ostilità.
A Gaza Israele vuol cacciare i palestinesi. Lo ha detto con le parole dei suoi governanti e i fatti, genocidio.
Anche qui, bene la tregua imposta da Trump, ma se l’obiettivo finale di Tel Aviv non viene revocato, se non si punta a creare uno stato palestinese, ai due popoli due stati, la tregua è positiva, ma non è la pace, non è la fine dello sterminio.
Non ci vuole molto a capire queste cose, ma l’occidente e Israele non ne vogliono sentire.



2 commenti
1 Aladin
27 Ottobre 2025 - 23:26
Anche su #aladinpensiero: https://www.aladinpensiero.it/?p=170317
2 Laura
28 Ottobre 2025 - 21:58
Sarebbe tempo di chiudere le basi Nato e proporre la neutralità dell’Italia, attraverso la raccolta firme per un referendum…non abbiamo altra strada più democratica di questa per far sentire la voce popolare.
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