Grillo, il marcio e il nuovo

29 Marzo 2013
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Michele Podda

Ho seguito con interesse le considerazioni del Direttore, dal commento sul Manifesto sardo (articolo di Tiziana Ferro “La sinistra che vorrei”) all’articolo in questo blog (Giuro: Grillo mangia i bambini) con i commenti di F. Cocco e C. Dore jr. che dissentono in modo convinto. Poiché diverse volte ho affermato che IL SUCCESSO DI GRILLO E’ PIU’ POSITIVO di quel che sembra, vorrei riconfermare questa impressione anche alla luce dell’incontro BERSANI/LETTA-LOMBARDI/CRIMI che ho potuto seguire nella diretta.
Preciso che Bersani mi piace più dell’uccello del malaugurio (Renzi), e ne ho apprezzato la sincerità, la chiarezza, la sensibilità, l’abnegazione. Non ci speravo, ma ero ansioso di poter cogliere qualche minima apertura da parte dei Grillini i quali tuttavia, pur non lesinando sorrisi e gentilezza, sono stati fermi nel loro rifiuto a dare la fiducia a chicchessia, compreso Bersani. Hanno mostrato di apprezzare le ragioni e i programmi, hanno garantito l’appoggio e il voto su tutte le iniziative di Governo valide, ma hanno ripetuto che LA FIDUCIA NON POTEVANO DARLA a chi per decenni aveva avuto comunque responsabilità di governo, contribuendo anche in parte a determinare la situazione attuale.
Però… la vera novità, che i mezzi di informazione non vogliono recepire ed evidenziare appieno, è quella frasetta buttata lì da Bersani (ripresa poi da Crimi): “O NOI O VOI”. Non credo di aver capito male, ma mi è sembrato che a Bersani non dispiacerebbe, o meglio NON RIFIUTEREBBE per il bene dell’Italia, l’incarico al M5S da parte del Quirinale e dunque la fiducia. Questa sì che sarebbe NOVITA’ E CAMBIAMENTO. Crimi poi lo ha precisato anche all’uscita dall’incontro rispondendo alle domane: “Solo noi (delle tre forze politiche) rappresentiamo la novità in Parlamento e dunque ABBIAMO LA CREDIBILITA’ di fronte ai cittadini; NOI DOBBIAMO AVERE L’INCARICO DI FORMARE IL NUOVO GOVERNO”.
Giusto che Bersani non abbia insistito più di tanto su questa disponibilità (immagino il malumore di Renzi); opportuno che Crimi non abbia scaraventato in faccia con arroganza tale richiesta; ma sono convinto che Napolitano si ritroverà “costretto” a PROVARE CON L’M5S. E farà bene, perché così forse IN BREVE POTREMMO AVERE UN NUOVO, NUOVISSIMO, GOVERNO.
Uno scandalo? NO! Le forze sono quasi equivalenti; Il Pd ha governato tante volte e l’M5S mai; se il momento richiede cambiamento, così lo si avrebbe certamente; se si vogliono contrastare le forze più retrive non guasterebbe l’entusiasmo dei Grillini. Altroché, mi sto convincendo che “PER FORTUNA SI E’ AVUTO IL SUCCESSO DI GRILLO”. Abbiamo pensato a quel che diversamente avremmo avuto? Un Governo Bersani-Monti che nonostante tutto sarebbe “minestra riscaldata”; o no?
Alla luce di quanto detto, considero fuori luogo ed ingiusto accusare Grillo e il suo M5S di “protervia, arroganza, peggio di Berlusconi (?), non uno di noi (marziano?), persone prive di soggettività (al dibattito sui marò non mi è sembrato), nemico della democrazia” e persino (incredibile!) “di tornare alle urne col rischio di arrivare alla maggioranza assoluta” (facoltà prevista solo per altri?). Ci rendiamo conto? Tutto ciò per quella linguaccia che Grillo si ritrova? E Battiato allora?
Anche nei commenti di Cocco e Dore a mio parere si esagera: “avventurismo, rifiuto del dialogo, potenziale fascismo (?)”, e ancora “cultura reazionaria (quella linguaccia!), pensiero unico, settarismo (vecchia accusa contro i comunisti!), puntare al 100% dei seggi (!).
Insomma, poiché non si può avere tutto, qui bisogna scegliere: si accetta IL NUOVO ROZZO E INSOLENTE o si preferisce IL MARCIO IN CRAVATTA E DOPPIOPETTO? Io non ho dubbi: GRAZIE GRILLO.

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