Ieri a sentire Grillo in piazza a Cagliari

6 Maggio 2014
3 Commenti


Andrea Pubusa

Ieri sono andato con Gianna in piazza dei cinquecento a sentire Grillo. Folla immensa, molti giovani, ho incontrato anche qualche mio studente, ma c’erano molte coppie di mezza età e perfino anziani. Grillo non ha deluso e, al di là di ciò che dice la stampa, ormai largamente irregimentata, ha toccato i punti centrali della politica italiana ed europea. Ed è difficile dargli torto quando  descrive il processo di deindustrializzazione in Italia, la svendita di molti settori produttivi al capitale straniero, quando mette in risalto la vorace iniziativa del capitale finanziario internazionale e dei bankster (domani sul tema in questo blog un articolo di G. Sabattini), che tutto comprano e tutto fagogitano. Senza una reazione forte, fra non molto anche università e i servizi remunerativi, acqua compresa, saranno in mano a questi colossi, spinti solo dalla sete del profitto. Grillo, con forza, dice che non si può svendere a queste forze oscure un patrimonio (scuola, sanità, acqua, energia etc.) che intere generazioni hanno, col loro lavoro, messo nella mano pubblica, hanno reso collettivi. L’Europa oggi favorisce questi processi, mentre - dice Grillo - bisogna invertire il processo e mantenere e ridare alla comunità i servizi essenziali che soddisfano diritti primari. Ha così riproposto il referendum sull’euro e una battaglia per la cancellazione del debito contro il folle impegno di restituzione stabilito col fiscal compact.
E come dargli torto sulla politica nazionale. Una classe dirigente ormai apertamente connivente, nella alleanza Renzi-Berlusconi, nelle politica di distruzione dell’economia e delle istituzioni del Paese, vorace fino al limite dell’incredibile come mostrano le vicende giudiziarie sull’uso del denaro pubblico da parte di parlamentari e consiglieri regionali e come risulta dalla assurde prebende dei pseudo manager pubblici e privati. Compensi e buonuscite milionarie a chi spesso ha distrutto i settori e le aziende dirette. Grillo pone un limite: nessuno può guadagnare dieci volte in più dei propri dipendenti.
La distruzione dello Stato è poi attestata dai fatti dell’Olimpico di Roma, dove l’interlocutore è Gimmy a’ Carogna, mentre Renzi a’ Menzogna assiste ridens. Pertini - dice Grillo - se fosse stato lì , quel teppista lo avrebbe assalito a colpi della sua ben nota pipa. Se ci fosse stato Pertini - penso - non si sarebbero neppure permessi. Se oggi lo fanno è perché i vertici dello Stato non hanno alcuna credibilità.
Grillo è certo del successo del M5S e dice che farà saltare l’alleanza Renzi-Berlusconi. E poi ricorda che il M5S è il solo a fare ciò che promette  a partire dalla rinuncia al finanziamento pubblico. Per questo - dice - ci denigrano. Lo fanno - soggiunge - perché sanno che facciamo sul serio e ci temono. 
La folla è partecipe e applaude ai passaggi più forti del comizio e a quelli ironici e buffi che lui enuncia con la sua professionale maestria di comico. Ma i temi che tocca sono quelli reali della nostra società. Fanno piangere gli italiani, eppure certamente Renzi e Berlusconi sono i veri buffoni. Grillo è un comico, ma dice cose molto serie. E non c’è dubbio che ha un seguito forte e convinto. Oggi è certamente l’unica lista che può mettere in crisi il patto Renzi-Berlusconi-Napolitano.

3 commenti

  • 1 mamusa
    6 Maggio 2014 - 10:03

    Veramente, la piazza era mezzo vuota; e c’erano anche le bandiere con le croci uncinate di FN. Grillo ha detto cose condivisibili? A mio parere, no: parla come un disco rotto, ormai è sempre più identico a Berlusconi (l’aggressione a Santoro è l’ultimo stadio del processo di identificazione tra i due). Renzi non è presentabile? Vero. Ma preferisco non andare a votare che sporcarmi le mani mettendo la croce sul simbolo di questo estremista, pregiudicato per omicidio colposo e per diffamazione verso Rita Levi Montalcini. Ah, un ultimo appunto: Professore, ha ragione . Se ci fosse Pertini, vivremmo in un Paese diverso: ma se ci fosse stato Pertini, Grillo avrebbe fatto una bruttissima fine. Pertini non andava d’accordo con i fascisti….

    RISPOSTA

    Caro Mamusa,
    qui siamo nella classica situazione del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. A me la gente al comizio di ieri è parsa tanta in relazione alle manifestazioni degli altri partiti, che spesso alle piazze preferiscono i locali chiusi per nascondere la scarsa affluenza. A me non è sembrato che si respirasse un’aria da camerati. La gente era allegra e tranquilla. Grillo - come ho scritto - ha toccato temi tutt’altro che fascistici. Anzi sono temi classici della sinistra, da cui Grillo proviene. Siccome, per natura, mi sforzo di evitare i pregiudizi, valuto ciò che vedo e ciò che sento. Onestamente, Grillo può essere criticato su molti punti, ma - anche per la difesa che il M5S ha fatto in Parlamento della Costituzione - non mi sembra sia qualificabile come fascista. Soggiungo che su Grillo vedo l’atteggiamento pregiudizialmente ostile che fu creato intorno a Ingroia. Ho la sensazione che chi rompe coi poteri forti è destinatario di campagne denigratorie. Cerco di sottrarmi agli effetti velenosi di queste iniziative. Poi ovviamente tutte le opinioni sono rispettabili. Bisogna però sforzarsi di fondarle su fatti incontrovertibili. Se no, sono espressione di pregidizio o di accettazione acritica di campagne di delegittimazione. Il voto infine è libero. come l’astensione. (A.P.)

  • 2 Grillo a Cagliari, altro che “marea umana”! Ecco le immagini che smentiscono l’onorevole Corda! - vitobiolchini
    7 Maggio 2014 - 12:51

    […] Non c’è molto altro da dire. Anche il mio amico Andrea Pubusa l’altra sera è andato a sentire Grillo e (numeri a parte) ne ha ricavato un’impressione opposta alla mia (“Ieri a sentire Grillo in piazza a Cagliari”). […]

  • 3 Giulio C.
    8 Maggio 2014 - 11:16

    C’è un dettaglio. Quell’asse Renzi Napolitano Berlusconi è lì perchè Grillo si è rifiutato di appoggiare Bersani. Potete metterla come volete, ma da lì si parte.
    Renzi tra l’altro sta attuando il programma dei populisti come Grillo: riduzione dei costi democratici (province, senato, sindacati), accentramento potere su una persona sola (come nel m5s).
    Non credo di votare Pd alle europee, ma attenti agli apprendisti stregoni che poi il mostro non si addormenta da solo.

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