Autonomia differenziata: bene continuare l’opposizione in Consiglio regionale. Occorre anche un movimento di massa

31 Marzo 2023
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A.P.

L’altro giorno l’opposizione in Consiglio tegionale ha imposto la discussione di una mozione di sfiducia a Solinas e alla giunta per la conduzione veramente inaccettabile dell’adesione alla proposta Caldeoli. Solinas lo ha fatto senza prima convocare il Consiglio. Quasi certamente il dibattito non avrebbe cambiato le cose, ma il coinvolgimento dell’assemblea era doveroso. Si tratta del resto di una questione rilevante, destinata ad incidere sul sistema regionale, se malauguratamente dovesse passare, per molto tempo. Nel merito poi l’adesione di Solinas e della maggìoranza ha dell’incredibile. Il do ut des, ossia lo scambio ha visto Calderoli promettere di replicare nella sua legge il principio d’insularita’, gia’ in Costituzione, in cambio dell’adesione della Regione sarda. Ma questo e’ uno scambio? In realta’, Calderoli incassa cio’ che pretende, una ventina di materie aggiuntive a Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna coi relativi fondi, e  i sardi non hanno niente di piu’ di quanto gia’ avevano ed hanno. Tutti sanno  che la replica in una legge ordinaria di  un principio costituzionale  non ha alcun effetto precettivo, perche’ il comando viene dalla fonte di rango superiore, nel caso nostro addirittura la Carta.

La maggioranza e’ in difficolta’ perche’ tutti vedono la genuflessione, il calo indecoroso di braghe ai danni dell’Isola. Cosa diversa sarebbe stata se il principio d’insularita’ fosse stato riempito di contenuti, e Iddio sa quanto bisogno c’e in Sardegna di intervento su trasporti interni ed esterni!

Mentre l’opposizione in Consiglio regionale dispiegava la sua iniziativa, a Terralba si e’ svolta una bella assemblea del Comitato sardo contro la legge Calderoli. Si e’ deciso di allargare la mobilitazione con manifestazioni di piazza e altre iniziative nei territori. E’ stata avviata una raccolta di firme per una proposta di legge nazionale (primo firmatario il prof. M. Villone) contro la Calderoli.  Bisogna fare i banchetti per raggiungere le 50.000 sottoscrizioni necessarie. C’e’ tanto da fare. Occorre esprimere il massimo impegno, occorre un movimento di massa.

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