Un consiglio regionale inconcludente e deprimente

9 Luglio 2025
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Andrea Pubusa

Si apprende che un consigliere regionale ha chiesto al presidente della giunta dellw elezioni ďi riunire l’organo per deliberare sulla decadenza della Todde dopo la decisione della Commissione di vigilanza sulle spese elettorali, che ha ritenuto la presidente inadempiente all’obbligo di rendiconto e chiesto di rimettere gli atti al Consiglio per deliberare sulla sua decadenza.  Secondo il richiedente il Consiglio sarebbe tenuto ad accogliere le conclusioni della Commissione, ma non è così. La Commissione è un organo amministrativo e non vincola il Consiglio che è invece un organo di natura parlamentare. È per questo decide, motivatamente, se accogliere o meno la richiesta della Commissione. E’ il Consiglio che decide sulla sua composizione. Ha ragione il Consigliere a chiedere che il Consiglio deliberi, perche’ questo stabilisce la legge. Non si capisce anzi la ragione per la quale non l’ha ancora fatto. Sembra che si vogliono attendere le pronunce sui ricorsi della Todde nella speranza che i tre gradi del giudizio si esauriscano a fine legislatura in modo da scansare la decisione. Hanno paura di decidere. Cosa possono fare? Hanno responsabilità? In questa ottica sembrano muoversi anche i conflitti di attribuzione, ma anche qui non se ne capisce il senso. Il Consiglio anziche’ chiedere alla Giunta di sollevare i conflitti di attribuzione avrebbe potuto direttamente respingere la richiesta di decadenza. Quale è l’utilita dunque del conflitto se è il Consiglio a decidere liberamente sulla questione?

In mezzo a questa confusione l’unica cosa che si comprende è che il Consiglio (maggioranza e opposizione) non sanno di cosa parlano. Vagano nel buio. Quanto è deprimente la vicenda! Cosa può aspettarsi la Sardegna dai suoi eroi?

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