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Il Cavaliere stringe. E’ visibilmente spaventato dai fatti di Puglia. Poiché tutto è fuorché fesso, ha capito che il successo travolgente di Vendola alle primare è un annuncio di vittoria del centrosinistra e di débacle per la sua parte. Sopratutto se ad opporsi a Nichi sono due candidati Rocco Palese e Poli Bortone. Ed allora ecco la mossa. I due facciano un passo indietro per trovare insieme una candidatura unica del centrodestra. E’ questo l’appello che Berlusconi e i coordinatori del Pdl fanno al candidato attuale del Popolo della libertà in Puglia e alla leader di “Io Sud” sostenuta dall’Udc. Al termine di un incontro con i Coordinatori nazionali, presente anche il Ministro Fitto, il Presidente del Consiglio, dopo le reiterate affermazioni di vari esponenti del PdL e dell’UDC di voler ricercare in Puglia un candidato che consenta di costruire una larga alleanza di centrodestra da contrapporre al governatore di sinistra Vendola, ha rivolto un pubblico appello in questo senso.
Palese ovviamente si è genuflesso e si e’ detto disponibile a farsi da parte. Adriana Poli Bortone ci vuol pensare. Lei e Casini vogliono costringere Belusconi a convergere sulla candidata dell’Udc. Il Cavaliere, pur di non perdere, si sà, è disposto a tutto. Fra l’altro una vittoria di Vendola sarebbe uno stimolo forte alla ripresa della sinistra in Italia. Consacrerebbe l’esponente di SEL (Sinistra - Ecologia e Libertà) come l’unico vero leader popolare e vincente dell’opposizione su scala non solo regionale. E il Cavaliere teme questa eventualità. La sinistra, ora allo sbando, potrebbe ritrovare il bandolo della matassa. Le vittorie creano unità, entusiasmo e aprono prospettive. E il successo di Vendola alle primarie ne è già un segno.
Le contraddizioni del centrodestra però son tante e la volontà del Cavaliere si scontra con no pochi ostacoli. Bossi, ad esempio, non ci sta. Ha il dente avvelenato con Casini, che del resto non nasconde di considerare la Lega il vero avversario da battere. “Noi abbiamo già deciso di non trattare con l’Udc - dice il senatur - perché anche se vinci con i suoi voti dopo non puoi utilizzarli perché non combini niente, questo è un consiglio che do anche al Pdl…”.
Insomma, Vendola crea paure e scompagina il centrodestra. Volevate una riprova di come serie candidature di sinistra mettono in crisi un centrodestra? Eccola. Sta qui la lezione pugliese, che è agli antipodi della visione dalemiana, fatta propria da molti commentatori non disinteressati, e cioé che Vendola divide il centrosinistra e lo ha impoverito con la fuoriusicta di Casini. E’ vero invece l’esatto contrario. Una candidatura popolare, frutto di una scelta partecipata e convinta del popolo del centrosinistra unisce, svelenisce e catapulta le difficoltà e le divisioni nel campo avverso. Il centrodestra si mostra compatto solo quando il centrosinistra è diviso ed imbelle. Se l’opposizione fa scelte serie, la maggioranza mostra tutte le sue crepe. Questa è il sensso politico dei fatti pugliesi. Chissà che Bersani (D’Alema sembra ormai perduto alla razionalità) non ne tragga una lezione per il futuro. Sarebbe un bene per il centrosinistra e sopratutto per il Paese.
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