Caro Gesù Bambino…

25 Dicembre 2013
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Gianna

Caro Gesù bambino,
tu che ne dici di liberare l’Italia e la Sardegna, tra  Natale e la Befana, di tutti quei politici che hanno ucciso la politica, odiosi e  senza morale, che governano contro di noi, tutti però, proprio tutti, perchè noi si possa finalmente diventare più buoni? E di tutti i padroni di banche e  società finanziarie che dettano la politica ai governi e al Parlamento, quando la politica nasce per dettare legge all’economia, e che assorbono tutta la nostra ricchezza, non concedendo credito poi nè a cittadini, nè a imprese,  che tolgono ai più poveri per dare ai più ricchi, come in Sardegna. E di tutti quegli imprenditori che, inconsapevoli della loro vera funzione sfruttano i lavoratori e trasformano il territorio in luogo di morte? E di tutti quelli che li lasciano fare e che  si sono impadroniti dei partiti e fanno le liste elettorali, impedendoci  di scegliere, e di quelli che fanno le campagne elettorali contro la destra e poi ci fanno il governo insieme, perchè anche loro vogliono togliere ai poveri per dare ai ricchi. E di quelli  che  vogliono cambiare la Costituzione, senza sentire come la pensiamo, proprio perchè la pensiamo diversamente. E poi di tutti quei  presidenti  che governano ripetendo le battute di Carosello, mostrando  grande sprezzo per la sofferenza dei 5milioni di italiaani poveri, e dei 7milioni che vivono in condizioni di disagio, e che dicono che la crisi si risolve anche riducendo i posti di lavoro e il lavoro in merce scadente, e che dicono che tutti insieme ce la possiamo fare, mentre già molti di quei tutti si sono suicidati, per un carico di resonsabilità insopportabile rispetto ai propri familiari e ai propri dipendenti, mentre Squinzi dice che la crisi lascia macerie profonde come dopo una guerra, come in Sardegna. E di quei presidenti e che girano l’Europa a prendere ordini da una finanza mafiosa, alla ricerca di consensi, infischiandosene del nostro, e che chiamano riforme le leggi inique destinate ad approfondire le diseguaglianze, togliendo ai più poveri per dare ai ricchi. E che sembrano abbozzare all’idea di un’Europa, come la preconizzava Hitler e la borghesia tedesca sua sostenitrice durante la guerra: la ricchezza concentrata Nord, Germania, Inghilterra, Francia, ecc.  i poveri nel Sud Europa, Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, agli Slavi e ai paesi dell’ Est il lavoro servile. E di quei presidenti che si fanno rieleggere, come salvatori della patria, mentre impongono di distruggere le intercettazioni che noi cittadini abbiamo invece il diritto di conoscere, perchè di trattative tra Stato e mafia si tratta, e che firmano tutte le leggi, anche quelle che la Corte poi dichiara incostituzionali, e la Bossi-Fini, e il porcellum, e tutte le leggi che hanno distrutto il lavoro, la scuola pubblica  e lo Stato sociale, insomma la Repubblica nel suo insieme, che essi son stati invece messi lì a difendere.E che la Costituzione la vogliono cambiare, per fare dell’Italia una Repubblica presidenziale autoritaria,  con l’aiuto dei saggi scelti uno per uno tra i più vicini al potere, chè senno mai avrebbero accettato  un tale tradimento del dettato costituzionale. E che esautorano il parlamento, mettono fine al parlamento della nostra Costituzione, tutti questi presidenti, imponendo continuamente il voto di fiducia per l’approvazione di qualunque legge, perfino per la legge cosidetta di stabilità? E che cambiano i nomi alle cose per fermare il cambiamento mentre tutto resta drammaticamente grave e continuiamo a precipitare non si sa dove. E che parlano e parlano, tutti questi presidenti, stanno sempre parlando, se anche il Papa dice che si deve rivendicare l’obiezione di coscienza contro la chiacchera: anche noi dovremmo pensarci, invece stiamo troppo zitti e se ci opponiamo contro la loro indegnità, ci demonizzano e fanno dell’impegno alla costruzione di un’Italia più degna, il vero esercizio della democrazia, una questione di ordine pubblico. Sempre fermi e imperturbabili di fronte alle stragi di migranti, ai morti per degrado del territorio, che anzi possono servire per una campagna elettorale sempre in atto. Cosa dici caro Gesù bambino, perchè si possa diventare tutti più buoni, non sarebbe bello liberarci di tutti questi inquisiti che trasformano le istituzioni in luoghi di ruberie e di ricatti, e  oltraggiano la politica e ci tengono lontani dalla politica, e ci fanno sentire  inermi come di fronte alla mafia, mutuando della mafia modi, atteggiamenti e regole, come in Sardegna? E di tutti quelli che gli tengono bordone, ai politici di cui sopra, e finanzieri, e presidenti, nella burocrazia dello Stato, perchè gli uomini della casta resistono se si tengono a vicenda, e nelle redazioni dei giornali e della televisione, insomma di tutti quelli  nominati da loro e che solo a loro ubbidiscono, in ogni luogo, nelle Asl, nelle banche, guarda tutti quelli che adesso si chiamano manager e che son cresciuti in un sottobosco sconfinato per  spregiudicatezza e malaffare. E di tutti quei bluff, giovani o meno giovani amministratori che di questa politica sono l’emblema, eletti per il cambiamento, nelle istituzioni nazionali e locali,  ma cresciuti alla scuola dell’affarismo e della mala politica, cui la gente ha dato credito in buona fede per poi vedersi trattare con ostilità, vederli governare contro, contro le persone e contro i più deboli, in totale disprezzo delle promesse fatte in campagena elettorale.  Tutti tutti tutti, anche qui in Sardegna? Tutti quelli che ho descritto fino a questo momento, e solo quelli. Sarai senz’altro  d’accordo, se ti faccio un esempio,  per non dire che non si fanno proposte, che si è solo negativi. Possibile che qui in Sardegna non si trovi qualche Gino Strada o Luigi Ciotti, due o tre Rodotà e Zagrbelsky, quattro o cinque Landini, sei o sette Padellaro e Travaglio, uno o due Prodi da affiancare a quei candidati  non  inquisiti e a quelle persone degne che si stanno impegnando a rendere meno greve questa campagna elettorale? Per spazzare via gli indagati che niente hanno a che fare con noi e con le necessità di un territorio ridotto allo stremo anche a causa della loro nullità, nel presepio di questo Natale, guarda come son sempre operosi e consapevoli  i pastori con le loro pecore e le capre, e gli zampognari e gli agricoltori e il pescatore, e la panettiera, la fruttivendola, la lavandaia, la donna al pozzo e i ciabattino e il falegname, e l’uomo di colore abbagliato dalla stella, e persino il soldato romano, e il contadino con la falce e l’operaio col martello,  e quegli intellettuali  dei Re Magi, epperò così semplici anche nella loro tenuta di gala. Non ti pare che vada bene prenderla da qui  la rappresentanza, cercarla tra di loro? Sarebbe a dire, nel nostro quotidiano, tra  tanti uomini e donne come noi, come tutte quelle donne e  quegli uominie che consapevolmente cercano di darsi una rappresentanza, partendo dai movimenti organizzati, quelli in difesa della Costituzione, tra i cosidetti movimentisti, nella Tav, nel Sindacato. Tra Natale e la Befana, con l’aiuto della scopa della befana per i più  irriducibili, cosa dici caro gesù bambino, perchè noi si diventi sempre più buoni, puoi spazzare via tutti quei politici che hanno ucciso la politica, odiosi e senza morale, e che governano contro di noi? Tutti però, proprio tutti, perchè noi si possa esprimere consapevolmente una nuova rappresentanza e finalmente diventare più buoni?
I poveri non possono aspettare

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