Andrea Pubusa
Ho sentito Matteo Renzi ieri alle 15 alla radio. Aspettavo una telefonata e dovevo fare ora, leggendo contemporaneamente il giornale. Devo confessare che non ho mai sentito un concentrato così alto di castronerie in così poco tempo. Renzi lamenta anzitutto che si ricorre troppo ai Tar e sembra pensare a introdurre limitazioni. Non sa il giovanotto che la tutela dei cittadini in giudizio contro la pubblica amministrativa è un connotato dello “Stato di diritto”: lo Stato pone le regole, ma è tenuto esso stesso a rispettarle e chie è leso dall’esercizio del potere amministrativo può rivolgersi a un giudice terzo e imparziale per ottenere l’annullamento dell’atto illegittimo. Ci sono tante norme della Costituzione a garanzai della tutela giurisdizionale contro l’amministrazione: artticoli 24, 103 e 113. E’ una sacrosanta tutela contro l’arroganza e la prepotenza del potere quando è esercitato illegittimamente. L’articolo 113 dice anche che non sono ammesse restrizioni alla tutela contro gli atti amministrativi. Renzi ha giurato sulla Coostituzione, ma, a quanto pare, non l’ha letta. E poi anche un bambino comprende che facendo fuori i medici non si eliminano le malattie. Semmai queste si prevengono. E allora, per limitare il contenzioso, occorre rendere le procedure meno complesse e creare un’amministrazione imparziale ed efficace. Ma Renzi sfodera i luoghi comuni della cultura reazionaria e qualunquista contro il garantismo di matrice liberaldemocratica.
Poi ha parlato di una legge per impedire le elezioni provinciali nella prossima primavera. Sissignori, impedire per legge le elezioni! Vuole commissariare tutte le province. Un podestà in ogni provincia? Dice di voler abolire questo ente locale. Ma le province sono previste dalla Costituzione. Se non vuole violarla, deve prima eliminare il riferimento ad esse dalla Carta e devono farlo le Camere con l’apposita procedura di revisione costituzionale. Come pone lui la questione, è un vulnus della Costituzione al pari dell’attacco alla giustizia amministrativa e allo Stato di diritto. Come fa Napolitano a tacere? Come fa ad assecondare questi propositi?
Poi, non si sa se l’ignoranza in lui supera l’arroganza, Renzi ci parla con disinvoltura dell’abolizione del Senato. E’ la metà del Parlamento. Parlarne in quel modo così rozzo e superficiale è già un colpo alla Costituzione. La Carta la si svilisce innanzitutto parlandone con superficialità e senza rispetto. Come hanno fatto i qualunquisti e i reazionari in ogni tempo. Così fa lui.
Il filo del suo discorso è tutto giocato nel prospettare una riduzione della complessità del governo e dell’amministrazione con la restrizione di garanzie individuali (limitazione della tutela giurisdzionale) e collettive (attacco alle autonomie locali e al Parlamento). Emerge l’idea dell’uomo solo al comando, delle garanzie come laccio all’uomo della provvidenza. Non vi ricorda le parole del cavaliere? Il suo continuo lamentaarsi della debolezza del potere del premier? A sentirlo Renzi fa ben conorendere che la sua alleanza con B. non è solo politica, è anzitutto culturale. Il Cavaliere ha finalmente sfondato a sinistra, infondendole la visione della destra. Si ricorda Blair come continuatore della Tatcher. Prima o poi Renzi sbatterà la testa al muro, ma quanti guai creerà all Paese è difficile persino immaginare. Si apre una stagione di attacco convergente del PD e di FI alla Costituzione e alle garanzie individuali e collettive. Occorre attrezzarsi ad una forte opposizione nel Paese e in Parlamento.
2 commenti
1 Ospitone
25 Febbraio 2014 - 09:32
Un po’ di ottimismo, po piaghere! In fondo ha detto che è pronto a correre dei rischi (LUI), e che si gioca totalmente la faccia.
Per la verità noantri ci si gioca l’osso del collo e anche altro. Alla fine chi pagherà i danni? Basterà la perdita della SUA faccia a risarcirli?
2 in giro con la lampada di aladin… | Aladin Pensiero
26 Febbraio 2014 - 12:05
[…] Pubusa su Democraziaoggi - Su Matteo Renzi. Francesco Gonario Sedda su Democraziaoggi e anche Andrea Pubusa, sempre su Democraziaoggi. Soru, una meteora. Pigliaru saprà far meglio? 26 Febbraio 2014 di Andrea Pubusa su […]
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