Amsicora
Caro Massimo,
se mi avessi ascoltato! Non saresti stato rinviato a giudizio dal Gup con l’accusa di abuso d’ufficio. Te lo avevo detto per tempo, quando la nomina dell’ex sovrintendente del Teatro Lirico di Cagliari, Marcella Crivellenti, era calda, e tu potevi ancora revocarla. In autotutela si dice, che, tradotto nella lingua comune, vuol dire da te stesso, come presidente del Teatro, senza intervento del giudice. Potevi sempre dire di aver male interpretato la volontà dei membri del CDA e procedere alla scelta del sovrintendente fra quelli che avevano fatto domanda. Così dovevi fare. Invece ti sei incaponito e sei andato dritto per la tua strada. Acqua passata. Ma, confesso, mi è dispiaciuto e mi fa male ancora oggi che tu abbia pensato ad una mia minaccia, quando ti ho detto che poteva finire, oltre che al Tar, in Procura. Che spavento! Confesso di essermi preoccupato, e non sai quanto! La mia sicurezza era solo di facciata, ostentazione allo stato puro! Ma, a pensarci bene, mi rassicurava il fatto che, in realtà, non ero io a minacciare querele o esposti, erano altri: i dipendenti del Teatro. Io ero preoccupato per te, primo sindaco di sinistra di Cagliari, e volevo metterti in guardia, farti abbandonare una strada scivolosa, pericolosa. Ma tu sei rimasto sordo. Non hai capito che ti parlavo da amico, e - ben si sa - quelli veri spesso dicono cose scomode. Ed eccoti ora rinviato a giudizio. Il 27 marzo prossimo comparirai davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Cagliari. E questo non lo dico io, per spaventarti. Magari! Lo dice il Gup Roberto Cau. Sciogliendo la riserva, ha stabilito che non vi sono i presupposti per il non luogo a procedere.
E così sei stato accontentato. Sembra quasi che volessi questo rinvio per fare punteggio, curriculum. A sinistra (si fa per dire) oggi usa così. Soru, la Barracciu, Lai e gli altri ci vanno a giudizio e tu no? Sei anche tu di sinistra, non è vero? E non lo sei meno di loro, quelli del PD, intendo, ed allora, perché lasciare a loro l’esclusiva? Del resto, il rinvio porta fortuna dalle vostre parti. Soru, con la contestazione di evasione fiscale, prima viene eletto deputato europeo, poi, in sequenza, segretario regionale; la Barracciu, peculato, sottosegretaria di Stato alla cultura. Mica male! E tu cosa vuoi diventare? Oggi sindaco e domani? Certo che con un curriculum così arricchito chissà a cosa puoi ambire? Per di più domani potrai mettere in campo l’alone di perseguitato politico. Come Soru per Saatchi e come Ganau l’altro giorno. Oggi nella polvere, domani sull’altare! Vedrai, sarà un gioco da ragazzi. Davanti al giudice, potrai difendere la nomina della Crivellenti. Hai sbagliato sulla procedura, questo è vero, lo ha sentenziato anche il Tar. Ma chi non sbaglia sulla procedura! E’ piena di trappole e barocchismi. Ma tu hai agito nell’interesse della città, non è vero? E per il risanamento dell’ente, come Soru con Saatchi nell’interesse non suo, ma nostro, dei sardi, e vedrai, verrai fuori dai guai più credibile di prima. Del resto, per te non è già caduta l’accusa di falso? Ora c’è solo la contestazione di abuso d’ufficio. Ma è un reato a cui è facile sfuggire. Prima sì che era tosto. Ma il legislatore, chissà perché?, lo ha riformato, ammorbidito. Ora basta mostrare di aver agito per il bene pubblico, nel pubblico interesse ed è fatta, la violazione delle leggi passa in second’ordine. E tu perché hai nominato la Crivellenti? Per il tuo tornaconto? Per qualche tuo recondito interesse? E chi può dirlo? Chi può provarlo? Non se ne vede l’ombra. Solo per contenere le spese pazze, per tenere sotto controllo la borsa, talora maltrattata dai predecessori. E’ denaro pubblico, perbacco! Si spende con più riguardo del denaro proprio, perché è della collettivita! Parola della sinistra, della vera sinistra. Gli stessi dipendenti del Teatro, che hanno fatto partire le indagini della Procura con un esposto, ora sembrano pentiti. Si sa, c’è chi non bada a spese pur di allestire grandiosi programmi. Ma chi paghiamo siamo noi, il popolo lavoratore, che paga le tasse. Non ti sarà difficile mostrare le virtù della gestione della tua nominata. E finirà tutto in una bolla di sapone. Certi caccasotto di sinistra paventano che il processo avvenga nell’imminenza della campagna elettorale per le comunali. Anch’io - lo ammetto - la pensavo così, quando t’invitavo a desistere, quando ti sollecitavo alla prudenza. Che stolti! Tanto meglio che il processo si celebri vicino alle elezioni! Così quando tu uscirai dal Palazzo di giustizia senza macchia, con più autorevolezza potrai illustrare le ragioni della sinistra, che ancora una volta apparirà disinvoltamente perseguitata dalle toghe (nere?). Questo concetto mi sembra di averlo già sentito, in altre bocche. Ma va bene lo stesso. Di fronte ai giudici tutte le vacche sono nere, destra vera e sedicente sinistra pari sono. E noi popolo di sinistra rimaniamo in fiduciosa attesa, del processo e del voto. Alla fine risulterà che avevi ragione tu a non ascoltarmi, a tirar dritto. Per vincere ci vuole coraggio! La vittoria non è dei timorosi! E la vicenda del Teatro alla fine sarà l’arma vincente. Good luck!
3 commenti
1 mary
29 Novembre 2014 - 00:04
Questa vicenda del teatro non si capisce proprio. Perchè a giudizio va solo il sindaco e non tutti i consiglieri che hanno votato la Crivellenti? Perchè prima si fa un bando e poi si ignora? Perchè c’è questa guerra? Il teatro dovrebbe portare immagine, pubblicità e consenso. Invece rogne su rogne. Poi gli interventi di amsicora non si capisce se siano ironici o animati da pungente sarcasmo o solo travolti da ineluttabile realismo. Quale delle tre opzioni? Tutta una storia molto strana e tormentata. Per non parlare delle altre in campo culturale e musicale. Anfiteatro, Arena Sant’Elia, Parco della Musica, Scuola Civica di Musica, contributi alle associazioni di spettacolo, musica e movida nel centro storico, locali comunali da liberare tipo liceo artistico e altri. Ogni cosa procura guai al sindaco. Ma trovare soluzioni equilibrate è possibile oppure no? ad amsicora l’ardua risposta
2 Lucia
1 Dicembre 2014 - 20:33
Condivido il precedente commento e mi auguro che Amsicora abbia voluto usare l’arma della pungente ironia. Forse del sarcasmo. Altrimenti…altrimenti siamo messi molto male.
In tutte le vicende in cui é stato coinvolto come sindaco Massimo Zedda ha dimostrato di avere la testa dura e si sa che la capacità di tornare sui propri passi e di ammettere i propri errori é una caratteristica delle persone intelligenti e sicure di se
Auguri Cagliari ed auguriamoci tutti che non venga ” attenzionata ” prima delle elezioni qualche altra perla di questa bellissima cittàmediterranea!
3 giovanni43
3 Dicembre 2014 - 12:25
domande dei post precedenti condivise!Amsicora mette le mani avanti….il Sindaco potrebbe essere assolto!colpa delle leggi ecc…Conclusione: ai benpensanti di ’sinistra? ‘, se non sono tenuti in ‘buon conto’, viene il mal di pancia!!!
Lascia un commento