Amsicora
Ghettu su bandu! Lancio un avviso alla popolazione sarda! Tutti i quattro candidati alle suppletive del 20 gennaio sostengono l’inserimento del principio di insularità nella Costituzione! Che bello! Così l’iniziativa del comitato trasversale potrà contare su un parlamentare in più. Chiunque esso sia è sicuro che sarà insulare! Il comitato promotore gongola e rilancia le dichiarazioni dei quattro candidati: Daniela Noli per il centrodestra, Andrea Frailis per il centrosinistra, Luca Caschili M5s e perfino Enrico Balletto di Casapound.
Questa non è l’isola dei mori, è la patria degli inconcludenti! Paolo da Macomer ha proclamato la Natzione, Mauro da Ghilarza s’Indipendentzia, ora i restanti, orfani di slogans, si sono affrettati a dichiararsi per l’Insularità. Parole, parole, parole! Mentre tutto questo viene declamato, il lombardo-veneto e l’Emilia Romagna, vanno al sodo e senza gradi proclami incassano un incremento di poteri grazie all’attivazione del terzo comma dell’art. 116 Cost. Entro febbrario sarà tutto fatto, parola del governo!
Ma lo sanno gli insulari che l’insularità era costituzionalizzata ed è stata depennata nel 2001! Ecco il testo originario, nel quale l’insularità era in Costituzione: art. 119, cpv.: “…Per provvedere a scopi determinati, e particolarmente per valorizzare il Mezzogiorno e le Isole, lo Stato assegna per legge a singole Regioni contributi speciali”. La disposizione prevedeva la valorizzazione delle isole e, come è ben noto, valorizzare ha un’accezione organica, generale. Vuol dire che la legge statale deve eliminare i fattori di disparità nascenti dalla condizione d’insularità. Fa il paio, questa disposizione, con un’altra norma coeva, di rango costituzionale, l’art. 13 dello Statuto sardo, che parla di piano organico per lo sviluppo della Sardegna. E’ una norma sempre vigente e, dunque, applicabile. Per farlo, tuttavia, ci vuole una cosa piccola, piccola. Indovinate? Ci vogliono delle idee e la creazione di un vasto movimento per trasfonderle in un piano organico di crescita.
Ma qui siamo ai prolegomeni dei prolegomeni. Gli Insulari prima vogliono la modifica della Costituzione, poi ci sveleranno le loro idee, al momento generiche o nulle, poi, creeranno il movimento e finalmente…noi sardi avremo la meritata pari dignità! In saecula saeculorum, amen!
“L’inserimento del principio di insularità nella costituzione è una scelta decisiva nella costruzione di quelle pari opportunità ad oggi negate alla Sardegna”, ricordano Roberto Frongia e Maria Antonietta Mongiu. “Solo in questo modo saranno definitivamente riconosciute alle cittadine e ai cittadini delle isole garanzie di dignità e non concessioni sull’onda di estemporanee emotività. Si tratta, come è di evidenza, della precondizione necessaria per godere dello sviluppo e della prosperità, finora negati alla Sardegna e alle altre isole, con l’obiettivo di avere all’interno dell’UE, superando svantaggi non più tollerabili, cittadine e cittadini non più discriminati”, aggiungono dal Comitato per l’inserimento del principio di insularità nella Costituzione.
Insulari della chiacchiera! Volete superare le “concessioni sull’onda di estemporanee emotività”? desiderate una disciplina stabile? Giusto! Sottoscrivo! Lo si può fare subito, senza modificare punti e neanche virgole della Carta e dello Statuto. Basterebbe, ad esempio, che i 15 deputati pentastellati sardi chiedessero a Di Maio d’inserire la Sardegna nella partita lombardo-venetaromagnolo-emiliana per una riformulazione dei poteri ai sensi dell’art. 116, comma terzo, Cost. e lì in un preambolo solenne dire che è l’insularità a giustificare un ampliamento della specialità sarda al limite del federalismo. Ma non è la Costituzione - obietterete amici della Confraternita dei chiacchieroni- non è la Carta è vero, ma è una legge rinforzata, votata dal parlamento a maggioranza assoluta, d’intesa con la regione. Ergo, non può essere modificata con legge ordinaria, perché sta un soffio più sotto della Carta. Ma è quanto basta allo scopo. Per agire subito. Per mettere fine al profluvio di slogan e all’insopportabile propaganda di chi vuole Sa Natzione, s’Indipendentzia, l’Insularità e, nelle more, non ottiene nulla!
Ahinoi! E’ successo un fatto inaspettato! Al club della chiacchiera si è unito anche il candidato pentastellato Caschili. E questa sì che è una notizia! Il M5S ci ha sempre sorpreso per la sua originalità e per la positiva provocatorietà! Ha sempre preso le distanze dai costruttori del nulla. Ora si unisce anch’esso al coro del banale. Benvenuto nella benemerita congrega dell’aria fritta! Ogni speranza è perduta! No, non mi arrendo. Natzionalitari, indipendenztisti, insulari della parola! Ascoltate questa mia proposta! Tutti i grandi movimenti, che hanno cambiato il mondo, hanno avuto un progrmma massimo e uno minimo. Lenin, per esempio, che la sapeva lunga, col programma minimo, “No alla guerra, armistizio subito!“, ha fatto la rivoluzione. E allora, ecco l’onesto compromesso che vi propongo con animo aperto e sincero: io accetto il vostro programma massimo e a Paolo dico che sostengo il suo sogno natzionale, a Mauro la sua irrinunciabile Indipendentzia, a voi insulari, vecchi e nuovi, che sì anch’io voglio che la insularità della Sardegna sia sancita nella Costituzione, con allegata cartina geografica che ne attesti il confine marino da tutti i lati, ma voi dovete in cambio una cosa. Smettere di dare aria ai denti e subito riunitevi per metttere su’ un programma con tutti i nuovi poteri che inverano il principio dell’insularità. Paolo ci mette i suoi, Mauro i propri e così gli insuliari e tutti gli altri. Poi, tutti insieme chiedete al governo di fare come per il lombardo-veneto, per incassate questo risultato da un governo che sembra propenso, anche perché non può chiudere il varco aperto ai leghisti. Ottenuto questo primo risultato minimo, sarò con voi in prima fila per costruire gandhianamente sa Natzione, s’Indipendentzia e per inserire l’Insularità nella Costituzione e nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. E’ un patto onesto, non vi pare? E allora al lavoro e alla lotta, come si diceva ai bei tempi! Se no, tacete per sempre. In saecula saeculorum. Amen!
2 commenti
1 Aladin
1 Gennaio 2019 - 11:13
Anche su Aladinews: http://www.aladinpensiero.it/?p=91612
2 Aladin
7 Gennaio 2019 - 23:57
In cantiere iniziativa di CoStat: su Aladinews http://www.aladinpensiero.it/?p=91906
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