Regionali. Un risultato prevedibile, usando il cervello

27 Febbraio 2024
2 Commenti


Andrea Pubusa

Il risultato elettorale sardo a ben vedere non suscita sorprese, badando alla situazione con razionalità e obiettività. Ci sono dichiarazioni di sconforto, c’è chi come il buon Maninchedda addirittura annuncia l’abbandono della politica. Ma come non capire che l’azione divisiva di Soru, la sua aria punitiva verso la sua parte non può essere attraente e coinvolgente? Soru ha raccolto in base a ciò che ha seminato. Sarebbe stato sorprendente il contrario. La gente comune non supporta l’ego smisurato di un personaggio poco equilibrato politicamente, vuole semplicemente un nuovo governo regionale e una svolta nella politica nazionale. Uno stop alla destra in Sardegna può essere l’inizio della fine della supremazia dei camerati a livello nazionale. Questa consapevolezza è lontana dalla portata di Soru che continua a recitare la parte del sardo verace, pensando alla cosa che solo gli piace: comandare.

E Truzzu? E’ imbarazzante per la sua vacuita politica. Non è un caso che siano scesi in massa gli uomini del governo, compresa la Meloni. Lo hanno fatto per nasconderlo nella consapevolezza che da solo è impresentabile e fa vincere i concorrenti.

Ci voleva poco anche a capire che la Todde è una buona candidata.  Anzitutto è donna ed è una bella novità avere una donna capo del governo sardo. Poi si è mostrata garbata, accogliente e dialogante. Possibile che i soriani non abbiano colto la differenza rispetto al loro capo, sempre torvo e accigliato? La Todde dà la sensazione d’essere una persona per bene, onesta. L’aspetto più importante è poi che lei non è coinvolta, come Soru, nelle vicende poco raccomandabili del centrosinistra degli ultimi venti anni. Chiude una fase non esaltante e ne apre una nuova. Se ne sentiva proprio il bisogno! Anche questo hanno capito gli elettori. Ci voleva poco.

2 commenti

  • 1 Pigmalione
    27 Febbraio 2024 - 14:19

    Ci voleva talmente poco che ha vinto per soli 3000 voti grazie al disgiunto dei leghisti e grazie a un crollo non preventivabile in quelle dimensioni nelle altre grandi città, in alcune a causa di fortunati candidati che hanno preso voti di lista per la Todde, a Sassari per un sentimento anti cagliaritano che perdura. Non è una vittoria della Todde, è una sconfitta di Truzzu. Questa evidente considerazione dovrebbe indurli a governare con più prudenza e senza cadere nella tentazione dell’orgia di potere, che è stata il segno principale degli ultimi cinque anni.

  • 2 Aladin Franco Meloni
    27 Febbraio 2024 - 22:21

    Davvero non ci voleva molto a capire cosa attendibilmente poteva succedere. Lo abbiamo scritto in diversi interventi su questo sito e su Aladinpensiero. Alessandra Todde è la persona giusta per guidare una nuova rinascita della Sardegna. Noi sosteniamo!

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