Una giornata bella e brutta

18 Marzo 2025
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Andrea Pubusa

La telefonata Trump/Putin è andata bene. Lo dicono i due presidenti. E se lo dicono loro c’è da crederci. Lo dice anche il segretario generale dell’ONU, quindi il giudizio ha una importante conferma, che ci consola. Anche la tregua, ossia il cessate il fuoco immediato sembra alle porte. Putin l’ha accolta a condizione che non vengano nel periodo inviate armi all’Ucraina. Si deve, cioè, rimanere a bocce ferme. È sorprendente in questa situazione promettente il fastidio di Europa e di Zelensky. Delirante la von der Leyen che punta al riarmo e dice che l’Europa deve prepararsi alla guerra. Zelensky continua a soffiare sul fuoco, cerca di mettersi di traverso mentre dovrebbe gioire perche’, se continua la guerra, l’Ucraina scompare.

Nei giorni prossimi si capirà come si vuol sistemare i rapporti fra Russia e Ucraina, fra Russia e USA ed Europa. Vedremo, ma la giornata su questo versante è buona.

Brutta, anzi orribile, è invece la giornata a Gaza. Bombardamenti terrificanti, quattrocento morti, molti donne e bambini. Un crimine imperdonabile, tanto più che, seppure con lentezza, la liberazione dei sequestrati stava procedendo. Qui l’Europa e l’Italia tacciono e sono corresponsabili perche’ appoggiano e mandano le armi che ammazzamo e devastano.

Speriamo che anche qui prevalga il buon senso e il messaggio del papa che, dall’ospedale, implora l’eliminazione delle armi dalla terra.

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