Amsicora

Caro Massimo,

molto ci voleva! Finalmente il ravvedimento! Anziché nominare uno della cricchetta, hai capito che il sindaco della capitale dell’Isola deve volare più alto. Bene hai fatto nei giorni scorsi a nominare l’ex magistrato Mario Marchetti a rappresentare l’amministrazione comunale nel Cda della Fondazione del teatro lirico. Il segnale è forte e univoco. Hai voluto dire: “esco dalla illegalità e per dimostrarlo in modo inequivocabile nomino nel CDA un signore, che da magistrato si è distinto nella lotta alla malamministrazione (anche se - a mio modesto avviso - non sempre condivisibile, ma queste cose capitano anche ai migliori e nonostante i buoni propositi).
Caro Massimo, finalmente una decisione da sindaco! Io avrei preferito una persona presa dal mondo della cultura, data la natura della Fondazione. Marchetti rappresenta più l’esigenza di tornare nella legalità, che dovrebbe però essere fuori discussione nell’esercizio delle pubbliche funzioni. Ma queste sono considerazioni di merito, in quanto tali opinabili che non sminuiscono la positività della nomina del rappresentante del Comune. Bel colpo!
Secondo risultato positivo: hai smesso di fare un assurdo ostruzionismo, d’invocare paradossali commissariamenti (hai mai visto un sindaco che chiede di commisssariare se stesso?), hai convocato il CDA ed è stato nominato il nuovo sovrintendente. Si può essere d’accordo o meno su Meli (personalmente, ho pensato alla dr.ssa Spocci per la sua buona prova passata), ma ciò che conta è che tu sei tornato nella legalità e la Fondazione è finalmente tornata nella normalità.  Era ora! Speriamo che sia solo l’inizio.
Non so se, in questa decisione, ti sei ispirato ai miei consigli, che sono sempre stati rivolti a mantenerti e poi a ricondurti nella buona amministrazione, o se hai finalmente trovato un buon consigliere o se - questa sarebbe la migliore notizia - lo hai fatto di tua iniziativa. Comunque sia, ancora complimenti e felicitazioni.
Caro Massimo, credimi, leggendo le ultime notizie e la sintesi che l’Unione sarda ha fatto la settimana scorsa della vicenda del Teatro lirico e delle tue dichiarazioni ero molto preoccupato per te. In ogni momento hai fatto e detto esattamente l’opposto di quello che dovevi dire e fare. Ora, però credo che il tuo ravvedimento debba indurre tutti ad un più benevolo giudizio sulla tua condotta dell’ultimo anno.
Penso che nella tua riconsiderazione abbiano giocato un ruolo i tuoi compagni di SEL. Uras e Piras innanzitutto, io credo. La tua posizione era insostenibile. Supponi che un qualsiasi amministratore di destra, poniamo Cappellacci, dicesse che ha nominato al vertice di un ente regionale una persona presentatagli da Verdini, tu e SEL cosa direste? Un atto di clientelismo e di malamministrazione! Piras e Uras cosa avrebbero fatto? Minimo un’interrgogazione al ministro competente? E - bada bene - con ragione e nel corretto e pieno espletamento del mandato. Forse in coro avreste chiesto l’intervento della Procura competente. Invece, se la stessa cosa - bada la medesima - la fai tu dicendo che la Crivellenti te l’ha presentata Claudio Fava, dirigente di SEL, come d’incanto quella condotta perde i connotati della malamministrazione e diventa “una coraggiosa opera di rinnovamento“. No, cari miei, quante volte devo dirvi che le cavolate tali sono, sia se compiute da esponenti di destra sia se compiute da voi. Anzi, se mi permetti, poiché voi rappresentate il popolo di sinistra, che a queste cose ci tiene, se lo fate voi è anche peggio perché dovreste dare l’esempio ed essere esenti da qualsiasi ombra.
Ma questa ormai è acqua passata. Ora, finalmente, con la nomina del dr. Marchetti e del nuovo sovrintendente, hai voltato pagina.  Sai cosa spero? Una cosa sola: che tu non abbia ripensamenti e che questa sia la via del tuo rilancio, che poi vuol dire la ripresa della nostra città, che ne ha tanto bisogno. Good luck, caro Massimo.