Andrea Pubusa
Ci vuol poco a capire che l’aumento delle spese militari è una grande idiozia, un attacco diretto contro i cittadini, tanto più se poveri. Destinare le risorse agli armamenti significa sottrarle ad usi pacifici, a ciò che serve per vivere, per migliorare la qualità della vita. Basta sfogliare la cronaca locale nell’Unione sarda per capire quante necessità, quante emergenze attanagliano la popolazione. Qui manca ìl medico di base, lì il pediatra, per una visita o un controllo occorre attendere mesi, salvo pagare di tasca propria e non tutti possono farlo. Dei servizi, della coondizione delle scuole e de beni pubblici è meglio non parlare, dalle cronache dai territori emerge un paese allo sfascio, in abbandono. In questa situazione affermare - come fa la Meloni - che l’aumento delle spese militari del 5% è doveroso e alla nostra portata è una menzogna per nascondere il servilismo verso Trump. Del fascismo giovanile Meloni non ricorda neppure il sovranismo buffonesco dei suoi maestri. La DC - il che è tutto dire - ebbe momenti di maggior autonomia. Addirittura, quando la Meloni tace e sembra pensosa, in realtà sta aspettando per capire cosa dice Trump per poi ripeterlo pari pari.. Desolante!
Certo lei non finisce nella lista dei cattivi stillata dal tycoon, come lo spagnolo Sanchez, che, in mezzo a quella accolita di servitori riunita a L’Aja, si è smarcato, in polemica con la follia in decisione. Ma Sanchez non ambisce stare a tavola al fianco di Trump, pensa saggiamente ad assicurare il pranzo agli spagnoli anzichè arricchire i produttori di armi USA e continentali. Ancora una volta gli “statisti” di estrema destra son dei tragici buffoni.
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