Il centrosinistra sardo? Corre felice verso il baratro

26 Marzo 2018
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Amsicora

  

C’è confusione nel PD sardo. E ancor più nel centro-sinistra, ed io non so perchè mi sento investito della mission di dar loro qualche consiglio. C’è in me una irrisolta contraddizione. Da un lato vorrei che scomparissero dalla faccia dell’orbe terracqueo, dall’altro, li vorrei salvare.  Sarà la pietà verso i morituri? Un sentimento naturale, per chi ha ancora un po’ di umanità. La scomparsa? E’ ormai nelle cose. E allora? Non ci vuole neanche una spinta, un aiutino. Basta lasciar fare ed è fatta. E i nostri eroi?  Incredibile! Son convinti che tutto stia andando bene.

Avete visto la trasmssione l’altra sera a Sardegna1 TV? Secondo Paci la Giunta ha aperto un’immane confronto con lo Stato e l’ha vinto. Franciscu rincara: abbiamo strappato  l’Anas sardo e alcune centrali elettriche sarde. Non lo dice, ma lo pensa: siamo sulla strada, silenziosa e pacifica, dell’indipendenza. Ora ci prendiamo le strade, poi l’energia. Poi…, ghandianamente, altre cose e, oplà!, un giorno sarà tutto nostro, e saremo finalmente indipendenti! Franciscu, con quella faccia tranquilla, mite inganna gli italiani. Sembra un ingenuo, invece è una faina! Quando lo Stato italiano se ne accorgerà, sarà troppo tardi! Noi sardi saremo già indipendenti. Senza accorgercene, nella inconsapevolezza generale. Che stratega, Franciscu!

E Pizzutto? Da lui ti saresti aspettato una scossa, con quella camicia rossa - ho pensato - fa sfracelli. Un rivoluzionario vero, compagni ed amici, non un parolaio da salotto! E invece? Chi l’avrebbe detto? Anche per lui va tutto bene, signora la Marchesa! Va bene produrre fanghi rossi per rilanciare P. Vesme. O vogliamo sempre inquinare l’Africa!? E le armi? Perchè riconvertire Domusnovas? Basta non fare la guerra! Lo stesso dicasi per le servitù militari. Possono stare. L’importante è non attaccare. Anche Pizzuto quanto guarda lontano! Ma cosa son queste quisquiglie? Far bombe, mandarle sui fronti? Basterebbe spegnere i focolai. Ma questo è compito della grande politica, non di quei quattro gatti di NO-BASI… e neppure del Consiglio regionale.

E il leader? Pigliaru va bene. Se no, c’è Paci o Ganau…o le primarie. Per Pizzuto va bene così. L’importante che nella coalizione ci sia un posticino per lui o per LeU! Ma Franciscu, volpino, cala la sua carta, pesante. “Se vogliamo una novità, c’è Paolo. Competenza e professionalità al potere”. Dice così, bonario, ma in fondo, sa che con Paolo i sardi avranno ben altro! S’indipendentzia, amigus, s’indipendentzia! Anche la Costituzione è pronta! Macchè assemblea costituente! Sarà una Carta ottriata, concessa. Octroyée da Paolo e Fanciscu. E’ già scritta. Al momento buono, loro, la tirano fuori. Ed è fatta! Indipendenti, finalmente! Che statisti!

E la democrazia sarda? Con questa legge elettorale truffa si può dire che l’Assemblea regionale sia rappresentativa? E i territori contano qualcosa senza province elettive? Lì c’è una “democrazia” di nera memoria, con un commissario di nomina regionale, simile al podestà di nomina governativa. Beh, qui non c’è da intervenire? Chiede Vito Biolchini ai nostri eroi. Un niet annoiato corre da Tunis di FI a Paci, a Franciscu. E Pizzuto? Nein. Ci vuole ben altro! La democrazia non è una priorità. Meglio l’oligarchia attuale, la casta, l’importante nell’alleanza esserci. Chissà che non ci scappi un seggio, per lui o per LeU. Da soli, si muore!

Son basito. Che dire? Chi si sente morto, non fa grandi progetti collettivi, pensa a se stesso. Lui o LeU scompare se sta fuori da una coalizione. Che farsene di una legge d’ispirazione proporzionale? Meglio la legge truffa. Non è grazie ad essa che Pizzuto è in Consiglio? Eppure corrono lungo il baratro. Se il centrosinistra arriva terzo alle regionali prossime venture, con questa legge diverrà marginale. Tre, quattro seggi contro i 36 attuali. E dire che il vento del 4 dicembre e del 4 marzo non ammette discussione sui pronostici. Sancisce la loro fine. Ma loro, sapete che fanno? Semplice. Per scongiurare la maledizione del 4, fissano le elezioni non il 4, bensì l’11 febbraio! Facile, no? Che faine!

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