Comunali a Cagliari: Murenu è il candidato del M5S. Fuori Calledda. E vaffa…

15 Maggio 2019
5 Commenti


 Amsicora

 

Comunali a Cagliari: Alessandro Murenu è il candidato del M5S

Chi è costui? Forse è un militante di base,  talmente di base, così di base, ma veramente di base, da essere invisibile. Certo che Alessandro Murenu, 58 anni, cardiochirurgo dell’ospedale Brotzu, sarà molto quotato come medico, ma nelle faccende cittadine non si è mai visto. Cosa pensa della città? Del suo passato, del suo futuro? Come abbia fatto il Movimento Cinquestelle a sceglierlo come suo candidato alla carica di sindaco di Cagliari è un mistero. E voi? Lo capite? E il gruppo consiliare uscente? Pino Calledda è una vita che si dà da fare, in passato nei luoghi di lavoro col sindacato, in città con l’impegno in consiglio comunale. Che sorte avrà? Sarà che Pino mi è simpatico perché lo zio Agostino era un  grande compagno, sarà perché il fratello è un forte chitarrista, sarà perché la sorella è una colonna nel coro dell’ANPI. Sarà, sarà, sarà per mille altre cose, prima fra tutte che è una persona candida, ma Pino, almeno nel gruppo consiliare lo avrei mantenuto. Fra l’altro, col Comitato per il NO e il Costat è sempre stato in contatto. Idem con l’ANPI. Non ci siamo mai persi di vista in questi anni difficili e tormentati, pieni di tradimenti e di trasformismi. E lui sempre dalla parte giusta! Sempre attivo, sempre disponibile. Che senso ha per i gialli privarsi di lui? E che senso ha privare noi cittadini di lui?
Gente! Vi faccio una confessione. Diciamocela tutta: Pino mi risolveva molti problemi. Placava i miei tormenti che alle elezioni immancabilmente riemergono, si ingigantiscono, diventano intollerabili. Io mi dico: “Amsicora, ormai sei grande, ne hai visto di tutti i colori, hai avuto la fortuna di stare con dirigenti veri della sinistra vera da Pintor a Magri, da Cardia a Francesco Cocco, ora hai di fronte  Massimino e  Luciano, che orrore, fermati! Non ci pensare più, dati alle belle letture, alla scrittura, al jazz, e vai ad ingrossare l’esercito dell’astensione. Perché tormentarti ancora! Può anche farti male alla salute! E con la salute non si scherza!” Facile a dirsi. Ma, mettetevi nei miei panni. Dopo mille campagne elettorali a convincere la gente a votare, mille volantinaggi, riunioni di quartiere e di villa in villa, ora me ne sto a casa! Ci pensate? E’ come togliere il pallone a Ronaldo o a Messi! Che vuoto! Che tristezza! Pino almeno mi risolveva il problema dell’urna. A lui il voto lo davo con sollievo, con piacere. Murena no. Perché votare Murena? Il PD non lo voto manco morto, ma solo l’idea di votare Murena mi sconvolge. Votare Murena è come andar dietro il nulla (politicamante parlando). Sbaglierò, ma appena avuta la ferale notizia, chissà perché, incredulo e confuso, mi è venuto in mente il sommo Poeta:

       E io ch’avea d’error la testa cinta,      

      dissi: «Maestro, che è quel ch’i’ odo?

33     e che gent’ è che par nel duol sì vinta?».

       

         Ed elli a me: «Questo misero modo

         tegnon l’anime triste di coloro

36     che visser sanza ‘nfamia e sanza lodo.

 

          Mischiate sono a quel cattivo coro

          de li angeli che non furon ribelli

39       né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro.

 

          Caccianli i ciel per non esser men belli,

          né lo profondo inferno li riceve,

42      ch’alcuna gloria  i rei avrebber d’elli».

         

          E io: «Maestro, che è tanto greve

           a lor che lamentar li fa sì forte?».

45       Rispuose: «Dicerolti molto breve.

 

           Questi non hanno speranza di morte,

           e la lor cieca vita è tanto bassa,

48        che ‘nvidïosi son d’ogne altra sorte.

 

           Fama di loro il mondo esser non lassa;

           misericordia e giustizia li sdegna:

51        non ragioniam di lor, ma guarda e passa».

        

          E io, che riguardai, vidi una ‘nsegna

         che girando correva tanto ratta,

54     che d’ogne posa mi parea indegna;

 

         e dietro le venìa sì lunga tratta

         di gente, ch’i’ non averei creduto

57     che morte tanta n’avesse disfatta.

Boh!, come posso votare chi a 58 anni non ha fatto mai una battaglia o, almeno, non se n’è avuta notizia? Che bandiera ha seguito? E io perché seguirlo se la sua insegna è bianca?
Cosa mi rimane adunque? Presto detto. Se ci sarà una lista con falce e martello, sarà mia, avidamente mia (sempre che - beninteso - non sia intruppata con PD e dintorni). Chiunque sia il candidato sarò con loro, con la bandiera rossa. Se no, il 15 giugno sapete che faccio? Di primo mattino, una bella colazione con pane burro e marmellata, poi preparo con cura l’occorrente, carico ombrellone e seggiolina nel portabagagli e via! al mare. E se il tempo non è buono? No problem. In campagna, in bidda. E sapete quando torno? Sabato sera o domenica mattina? Nonsi. Per non sentire mal d’urna, torno il 17 sul tardi a scrutinio svolto. Non chiedo neanche del risultato. Nulla. Mi guardo il replay di qualche partita combattuta della premier. E vaffa…

5 commenti

  • 1 Michele Podda
    15 Maggio 2019 - 07:46

    Errare non vorrei, non mi par strano
    l’immagin aver visto in Carosello
    a far pubblicità, con volto sano,

    a crema di bellezza; Idea del bello
    ad indicar lametta di Bolzano
    miglior non v’ha del sorriso di quello.

  • 2 Elio
    15 Maggio 2019 - 10:01

    Lo Staf nazionale non ha deciso da solo nella decisione di escludere Pino e la sua lista dalla competizione elettorale cagliaritana.
    Ha deciso con la collaborazione attiva di due personaggi locali molto vicini a Di Maio ,i quali da tempo cercavano un motivo per eliminare un gruppo di attivisti ,abbastanza numeroso,ma soprattutto molto attivi politicamente nel territorio di Cagliari e provincia.
    I motivi sono da ricercare nel fatto che questo gruppo di attivisti non rispondevano a logiche di potere
    Una delle due pesone chiamate in causa e’ Manuela Corda, notoriamente esperte in dritti dei lavoratori, che ha come collaboratrice la nuova fidanzata di Di Maio.
    Questa”parentela” recentemente le ha consentito di affilare le armi per dare l’assalto a via Aosta.
    L’altro e’ Mario Puddu, da sempre punto di rifermento dello staf nazionale.
    Le sue disgrazie giudiziarie l’hanno costretto a stare lontano da eventuali candidature, e hanno anche ridotto il suo ruolo di coordinatore regionale, pur restando nelle grazie di Di Maio e dello staf.
    Gia’ da tempo circolavano voci di un tentativo di normalizzare il riotoso gruppo che faceva capo alla sede prima di via Palestrina ,poi trasferiti a via Aosta
    Le elezioni a Cagliari hanno rappresentato per queste persone, spesso in lotta fra loro, ma ora uniti dagli stessi obiettivi, una occasione ghiotta per ‘eliminare tutto il gruppo in un colpo solo.
    E’ cosi e’ stato!
    I candidati nella lista di Pino appartenevano tutti alla sede di via Aosta.
    Sono film gia’ visti per gente della nostra eta’.

  • 3 Roberto Porrà
    15 Maggio 2019 - 12:45

    Per restare nel classico, a proposito di Murenu : Carneade, chi era costui?

    Vuolsi così colà dove si puote e più non dimandare

    (cito a memoria)

  • 4 Ivo Sanna
    15 Maggio 2019 - 13:06

    QUESTA DECISIONE DALL’ALTO, IMPROVVISA E INSPIEGABILE SE NON ARRIVANO RISULTATI SODDISFACENTI,METTERA’ A RISCHIO LA GIA’ POCA UNITA’ DEI 5 STELLE A CAGLIARI E NON SOLO.

  • 5 Franco Sardi
    15 Maggio 2019 - 20:09

    Evidentemente a tutto si è pensato scegliendo Murenu fuorché all’interesse per la città. Come si diceva un tempo con un po’ di retorica:
    Rendiamo l’onore delle armi all’ottimo consigliere Pino
    e lasciamogli esprimere tutta la sua competenza al Teatro Lirico

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