Lettera aperta della CSS al governo regionale

30 Marzo 2020
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Giacomo Meloni - segr.gen. CSS

  (foto v pinna)

Giacomo Meloni, segr. generale della CSS, ha inviato al Presidente Solinas, al Presidente Pais e all’ass. Nieddu questa lettera aperta.

La Confederazione Sindacale Sarda-CSS segue con attenzione e preoccupazione l’evolversi
dell’emergenza creata anche in Sardegna dal Covid-19 sia sotto l’aspetto sanitario che sotto
l’aspetto socio-economico. I ritardi oggettivi che si sono manifestati nell’Isola nell’affrontare
l’aspetto sanitario, dovuti in parte alla difficoltà di conoscenza scientifica di questo virus e
della rapidità di diffusione dello stesso, hanno messo in luce le gravi carenze del nostro sistema
sanitario, ereditato da anni di politiche disastrose e comunque bisognoso di urgenti riforme sia
per quanto riguarda la rete ospedaliera sia per la carenza e inadeguatezza dei presidi territoriali.
Il rimpallo di responsabilità riguardo alla fornitura dei DPI - ancora oggi insufficienti - la
carenza di attrezzature indispensabili nei reparti dedicati ed in particolare il numero ridotto di
sale di terapia intensiva ci devono spingere ad un impegno maggiore di coordinamento, se non
proprio all’urgenza della nomina, da più parti richiesta, di un commissario straordinario, dotato
di lunga e provata esperienza nel campo dell’organizzazione sanitaria, esperti della materia che
certamente non mancano in Sardegna.
Plaudiamo alla scelta del Team degli esperti che si affiancherà al Presidente della Giunta in
questo momento di assoluta difficoltà ed emergenza. Alcuni di essi sono noti per la loro serietà
nella docenza e ricerca scientifica. Come siamo certi che nelle nostre Università ve ne siano altri,
come il Prof. Enzo Tramontano, che potrebbe essere di valido aiuto
Nelle pagine dell’Unione Sarda del 29 marzo vi è l’interessante intervista al prof. Massimo Galli,
infettivologo di fama internazionale, che ci sprona ad utilizzare in larga scala i tamponi sulla
popolazione, ad iniziare obbligatoriamente dal personale sanitario in quanto più esposto al contagio,
in modo da circoscrivere il più possibile i focolai del Covid-19 , così pure ci suggerisce di disporre
luoghi e soprattutto alberghi dove ospitare coloro che hanno necessità di essere messi in quarantena.
Abbiamo sentito alcuni proprietari di grandi alberghi che, se interpellati, sarebbero ben disposti
a venire incontro a questa necessità, che giudicano una sana opportunità anche per il loro settore
in forte crisi davanti ad una stagione decisamente compromessa
Ultima osservazione ci viene spontanea, considerando che in questa emergenza, resta incomprensibile
il mancato coinvolgimento della Sanità Privata, nelle cui Cliniche si continuano ad effettuare tutti
gli interventi, compresi quelli di non particolare urgenza e rilevanza come per esempio ernie e
laser per la Safena; mentre risulta che negli Ospedali Pubblici vengono rimandate operazioni per
cancri al colon e alla prostata
.Infine, come già comunicato con lettera del 26 marzo 2020, esprimiamo la nostra piena disponibilità
a firmare l’Accordo Quadro relativo ai provvedimenti a favore dei lavoratori che usufruiranno
della Cassa Integrazione in Deroga e soprattutto sulle misure di contrasto alla crisi economico
sociale che sta investendo le categorie più deboli e le persone che sono e resteranno senza lavoro
a causa dell’emergenza del corona-virus..

L’intervento della CSS vuole essere collaborativo, sebbene questa Organizzazione lamenti il fatto
di non essere convocata con la motivazione di non avere una rappresentatività a livello nazionale;
decisamente falso poiché l’attuale legislazione prevede che si debba un riconoscimento di maggiore
rappresentatività anche a quelle Organizzazioni, come la CSS, che nel territorio regionale abbiano
un forte radicamento e riferimento a comunità di lingue minoritarie come quella sarda, riconosciuta
dalla legge nazionale e dalla legislazione regionale.

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