La Russia non puo’ vincere, l’Ucraina non puo’ perdere. Che fare? Guerra a oltranza o trattativa?

16 Maggio 2022
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A.P.

Che la Russia non vincera’ sembra sicuro. Come fa a spuntarla contro tutto l’occidente? Ha contro la forza economica prevaricante e gli armamenti piu’ sofisticati. Gli ucraini mettono i corpi e le citta’ in una guerra che per loro e’ d’indipendenza, per Usa-Nato di potenza. Questo e’ il gioco.
La Russia, a quel che si sa, ha un esercito male organizzato e con armamenti obsoleti, bastano pochi uomini  ben addestrati dalla Nato, sostanzialmente della Nato benche’ di nazionalita’ ucraina, per fare la differenza. Si pensi all’affondamento  della nave ammiraglia del Mar Nero o all’esecuzione telecomandata di tanti generali russi.
La guerra le vince chi e’ avanti nell’organizzazione e nella tecnologia e cosi’ e’ oggi piu’ di ieri.
Non e’ un caso che Zelensky per trattare aspetti l’esito del campo. L’intervento armato dell’occidente lo convince di potersi sedere al tavolo della pace in posizione di forza. Del resto chi paga e’ il suo popolo e il suo territorio e questo rende meno prudenti i suoi alleati.
C’e’ pero’ l’incognita dell’imprevisto e dei colpi di coda, che agli Usa non tange, ma riguarda direttamente gli europei. Siamo noi che risentiamo direttamente dell’inasprimento dei rapporti con Mosca, paghiamo le sanzioni e siamo esposti ai rischi di guerra. Addirittura gli americani ci guadagnano. Noi siamo cosi’ generosi da pagar loro il gas a piu’ alto prezzo! Imprese, intere linee produttive al fallimemto. Aspettiamo che la disoccupazione sia dilagante? Che la condizione dei ceti subalterni sia allo stremo?
Ci vuol poco a capire che occorre un ripensamento, che bisogna cambiare strada. Ora, guardando senza pregiudizi la situazione, e’ evidente che la Russia come non puo’ vincere sul piano militare, ancor meno puo’ avere rosee speranze sul terreno economico. E’ un popolo abituato a enormi sacrifici, ma giustamente aspira a star meglio. Il modello occidentsale e’ trascinante e non sara’ certo Kirill a bloccare un processo di modernizzazione.
Insomma, l’Ucraina ha interesse e diritto all’indipendenza, la Russia alla sicurezza, l’Europa a riprendere  un percorso di pacifico sviluppo non solo economico, ma anzitutto di civilta’. La Russia come l’Ucraina sono in questo orizzonte perche’ sono anch’esse Europa.
Queste considerazioni sembrano aver inciso sulla posizione degli europei, abbastanza perplessi sulla linea oltransista Nato-Usa, da indurre questi ultimi ad aperture minime, ma significative: l’ultima è la fine della guerraa in cambio di qualche concessione territoriale alla Russia. E’ una buona base, conveniente a tutte le parti, che ne uscirebbero tutte potendo dire di aver vinto. Rimane l’incognita del battaglione Azov, che forse oggi è un ingombro soprattuto per Zelensky. 

Tutto rema contro gli estremismi, occidendali, russi, ucraini. Ci vuol poco a capire che l’unica soluzione e’  sedersi attorno a un tavolo, badando ognuno ai propri interessi nazionali, comprendendo ovviamente le ragioni legittime degli altri.

Per fortuna anche in Italia questo discorso inizia a farsi strada a livello politico in lines con il convincimento popolare che e’ contro le armi e il riarmo per il disgelo.

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