Elly, sulla guerra stai con Conte o con Meloni?

21 Marzo 2023
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A.P.

Confesso, sono un po’ all’antica. Sono un libertario (o almeno m’illudo di esserlo), quindi sono per tutte le liberta’ compatibili con quelle altrui. Bene dunque le mobilitazioni per i gay, i figli di omosessuali e simili, contro l”oscurantismo fascista e reazionario. Questo pero’, a ben vedere, e’ un perimetro nel quale - per fortuna -  si muovono anche tante correnti borghesi o del mondo economico-finanziario. Non tutti qui son bachettoni. Insomma  il punto dirimente non e’ questo. Lo sono la guerra e la condizione dei lavoratori.  La guerra stabilisce l’egemonia fra stati o i diversi blocchi. Oggi gli USA vogliono mantenere il vecchio predominio sul globo, seguendo e adattando  la dottrina Monroe estesa a tutto il mondo.  La Cina, che viene dalla piu’ grande vittoria anticoloniale della storia, dalla recente (1949) liberazione dal colonialismo occidentale e nipponico, fa di tutto per mantenere la sua condizione di stato indipendente e lo stesso fa la Russia, sempre sotto assedio da vari secoli e in tutto il novecento, prima e dopo la Rivoluzione bolscevica, fino ad oggi. Quindi, schierarsi contto la guerra, contenere gli USA significa puntare ad un equilibrio multipolare. Vuol dire essere  contro il neocolonialismo, e per l’uguaglianza fra le nazioni e per la pace. La guerra del resto e’ sempre stata avversata dal movimento operaio, perche’ si traduce in un macello dei lavoratori.
Una posizione autenticamente di sinistra non puo’ essere in questo contesto che contro il neocolonialismo, il riarmo, l’invio di armi  per la trattativa contro il massacro e le devastazioni in atto. Una trattativa giusta che garantisca l’indipendenza degli stati, Ucraina compresa. La Schlein pertanto, pur avendo la mia simpatia, non puo’ essere la mia candidata. Il suo partito in fondo, e’ sulla stessa linea, quanto alla guerra, della Meloni. Non vi pare?

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