A.P.

La Todde aveva commesso un imperdonabile errote nel cancellare i sindacati dalle sue dichiarazioni programmatiche in Consiglio regionale. Com’è possibile ammettere una così grave omissione in un atto così importante di inizio mandato? Il programma enuncia non solo gli impegni dell’esecutivo nel corso della legislatura, ma anche la forma con cui realizzarlo. E questa non è neutra. Da che mondo è mondo le forze conservatrici trascurano le organizzazioni dei lavoratori, mentre quelle popolari fanno dei sindacati il loro interlocutore principale. Ci sono poi anche le formazioni sociali (il vasto e ricco mondo dell’associazionismo) così preziose nell’individuare i problemi sociali e culturali e così capaci di offrire spunti e soluzioni.

Ecco perche’ l’omissione della Todde aveva lasciato perplessi. E non vale dire che l’apertura alle organizzazioni sociali  era implicita, data la provenienza politica della presidente. Le omissioni sono sempre indice di scsrsa attenzione e vanno scongiurate.

Ora l’incontro  formale della Todde coi sindacati ha cancellato le perplessità e i dubbi. Anche perche’ dall’incontro è emerso l’impegno a riunirsi una volta al mese per fare il punto della situazione e decidere insieme il che fare. Una giunta dunque a trazione popolare. Certo non sarà facile mantenere al meglio l’impegno, ma già l’averlo assunto è un fatto nuovo e rilevante.  Un buon inizio. Anche i punti da affrontare sono quelli centrali. Lavoro, sanità, ambiente, energia ecc.. Rilevante è anche il buon clima in cui l’incontro si è svolto e la soddisfazione esptessa dai dirigenti sindacali alla conclusione. Insomma, esistono i presupposti per fare un buon lavoro.