Ce la farà Vendola ad unire e ripulire?

25 Maggio 2010
4 Commenti


Andrea Pubusa

L’altro giorno Nichi Vendola è stato a Cagliari, dove, in un’assemblea molto affollata, ha pronunciato – come sempre – un suo appassionato e coinvolgente discorso. Ne aveva svolto un altro nei giorni precedenti a Napoli con l’ex procuratore De Magistris, oggi esponente di IdV, nella prospettiva – se non ho capito male – di creare un movimento di rinnovamento del Meridione.
Vendola è un politico affascinante, che trasmette e suscita sentimenti e proprio per questo è un leader. Lo ha dimostrato in Puglia, battendo due volte il PD, per poter poi sconfiggere altrettante volte Forza Italia e il PdL. Non è, dunque, male che pensi ad un allargamento a partire dal Mezzogiorno, che gli consenta di giocare la carta nazionale nelle primarie che sceglieranno, a suo tempo, il candidato da opporre a Belusconi. In effetti, Vendola è l’unico esponente della sinistra ad essere veramente alternativo a Berlusconi e a raccogliere un vasta fiducia a livello popolare.
Ora, però, proprio perché pensiamo che questa sia una partita da giocare, non possiamo esimerci dal dire che, per vincerla, occorre estrema coerenza fra programmi, atti concreti e personale politico da coinvolgere. Ed è proprio qui che vediamo una grave difficoltà per Vendola, perché, ai livelli locali, quella folla mutante di politici che insegue sempre e con eguale fervore le nuove bandiere, purché ci sia speranza di una collocazione utile, inizia ad avvicinarsi a lui, salvo allontanarsene a seconda di come spira il vento. Ora Vendola, se vuole sfondare il muro che lo separa da una leadership, prima meridionale e poi nazionale, deve liberarsi dei personaggi più coinvolti in questa eterna ricerca di esposizione istituzionale, in perenne cursus honorum, per presentare il volto nuovo del Paese, a partire dai territori. E deve mantenere nelle seconde o terze file coloro che, con propensioni clientelari o monocratiche, hanno dato cattiva prova di governo.
Da questo punto di vista, il contorno di Vendola l’altra sera non era dei più raccomandabili, così come non lo sono alcuni degli esponenti locali che si richiamano a lui.
Ce la farà il buon Nichi ad unire e ripulire? E un compito arduo, al limite dell’impossibile. Ma deve provarci. Almeno se vuole tentare di diventare il leader del centrosinistra in Italia.

4 commenti

  • 1 Arrubiu
    25 Maggio 2010 - 11:48

    Andrea
    me lo auguro anche io, spero che faccia MEGLIO di un altro personaggio, tal Cofferati Sergio, il quale dopo aver suscitato grandi aspettative, ti ricordi la fiera di Cagliari stracolma di gente nel 2003, è passato all’incasso e si è rifugiato al calduccio nel sottogoverno dalemiano. Forza Nichi!!

  • 2 Bomboi Adriano
    25 Maggio 2010 - 15:28

    Vendola? Meridione? Ma che c’entrano queste cose con la Sardegna?

  • 3 Giulio C.
    25 Maggio 2010 - 19:20

    La proposta politica espressa a Cagliari e oggi su repubblicatv é:
    sciogliamo i partiti del centrosinistra nel movimentismo.
    Sostituiamo tutto con le primarie, unico mezzo per frenare la deriva partitica italiana.
    D’altronde da chi ha demolito rifondazione su queste basi era difficile aspettarsi altro.

  • 4 Arcobaleno
    26 Maggio 2010 - 18:17

    Vendola riunire la sinistra?? Ma per favore Professore per 1 volta sia serio..Vendola forse potrà sfondare in puglia o in Calabria ma non potrà mai reggere il confronto col Berlusca nazionale…Vendola parla di Movimenti..il Berluscoide ne parlava dal 1994 con la fondazione del suo movimento.
    La Sinistra non può fare Movimenti ma solo Partiti non è nella sua indole.
    La sinistra ha bisogno dei giovani ed il Movimento deve partire dal basso.
    Dov’è finita la famosa avvocatessa del Nord Est che fece impallidire i d’alemiani col suo discorso di un anno fà?
    I soliti Baroni della politica attaccati alla poltrona l’hanno fagocitata…per conservare la posizione di supremazia nel partito.

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