Un due, tre quattro, battere e levare

28 Giugno 2008
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Gianni Loy

Una signora attempata credeva di poter parcheggiare la sua auto nei pressi della clinica Lai, aveva un appuntamento con il chirurgo. Ma il carabiniere in divisa, in costante collegamento radio con il suo comando, glielo ha impedito. L’ingegnere del piano di sotto, rientrato a casa dopo una giornata di lavoro, pensava di poter parcheggiare comodamente. Si è persino stupito: come mai tanti parcheggi?. Ma il carabiniere coi baffi è spuntato dietro l’angolo con la sua paletta e lo ha gelato. Tutto il viale Sant’Ignazio, la via don Bosco, sono deserte come neppure nel ferragosto degli anni 50. Uno spettacolo impressionante. I carro gru  fanno velocemente la spola per rimuovere gli ultimi, rari, veicoli, che ancora sostano su entrambi i lati della via.
I vicini, ad uno ad uno, vincono il riserbo e si avvicinano ai vigili  urbani che infilano le ultime multe nei parabrezza ed assistono gli operatori dei carro gru. Cos’è successo? Quale grave fatto di ordine pubblico impone questo coprifuoco, incominciato nel primo pomeriggio, che alle 8 ci offre una visione spettrale, persino  paurosa?
Il vigile, austero sotto il suo casco da motociclista, non si sottrae alla domanda. “Sa! C’è un concerto all’anfiteatro!”
Ebbè -  risponde il fruttivendolo, per la verità un poco rassicurato -  Sono quarant’anni che fanno concerti all’anfiteatro e non ho mai visto una cosa simile.
Si – precisa il vigile urbano – Ma stasera c’è un concerto della banda dei carabinieri.
Ebbè -  insiste il fruttivendolo - Gi seusu acconciusu..
Il carabiniere di turno, che sembra eccitato per l’avvenimento, si intromette: Ci sarà anche la televisione!
Ebbè – Poita sa televisioni non esti in dogna stampu ‘e logu?
Poi arriva il silenzio. Neppure un triciclo lungo tutto il viale Sant’Ignazio. E dire che persino la processione di Santefisi è costretta a fare lo slalom. La processione dei misteri nelle stradine di castello, poco ci manca che debba passare sopra le auto in sosta.
E’ la società laica che si prende la rivincita sui santi.
Sono i militari che si esercitano prima di venire a pattugliare la città, per vegliare sulla nostra sicurezza.
E’ l’esercito che stufo degli ostacoli con cui Soru vuole limitare le servitù, invade la città, con il beneplacito e tutte le autorizzazioni di Floris.
Ci hanno insegnato che tutti gli atti, specialmente quelli amministrativi, devono essere ispirati alla razionalità. Dove sta la razionalità, nel fatto che per il concerto dei carabinieri si debba fare il coprifuoco per trasformare un intero quartiere in un enorme parcheggio, e analogo trattamento non è riservato agli appassionati della lirica o di Beppe Grillo?
Immagino che quando la banda intonerà l’inno della Brigata Sassari sarà un tripudio.
Sono quasi le otto e mezza. Vigili urbani e carabinieri vigilano sulla nostra sicurezza. Le autogrù imbracano le ultime auto. Il mio bambino si diverte un mondo a vedere come caricano le auto. Non sa che i proprietari, domani, bestemmieranno.
Sentiremo, da lontano, gli echi della banda.
Gli ultimi vicini che rientrano a casa dopo una giornata di lavoro si disperano: non sanno proprio dove andare a cercare parcheggio.
Incomicia il concerto: quasi tutto il viale Sant’Ignazio è deserto di auto: che beffa!
Dormiremo tranquilli, mentre un altro pezzo di democrazia che si sfilaccia.
Un due tre quattro. Battere e levare.

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