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Oggi si tengono le primarie del centrosinistra. Un milione di iscritti, qualche milione di votanti, più di 100 mila i volontari impegnati nei 18 mila tra seggi e uffici elettorali su tutto il territorio. Ha ragione Bersani. Di per sé questo è un grande successo organizzativo e politico. Un inizio della mobilitazione in vista delle elezioni di primavera.
Per chi lo ritiene utile, dunque, buon voto! Ma vogliamo essere sinceri: si ricordi che - come abbiamo anticipato - se vince Renzi, il giorno delle elezioni vere, molti di noi, impenitenti nostalgici della sinistra già rottamata, si terranno lontani dal seggio, preferendo il mare o la campagna.
Ed ora gli aspetti organizzativi. Il Comitato organizzatore raccomanda “la più ampia partecipazione e uno svolgimento ordinato e sereno della giornata elettorale”. Per questo, con una direttiva,  sollecita, per snellire il lavoro, la creazione di una fila ad hoc per quanti si sono registrati on-line e non hanno ancora ritirato il Certificato di elettore del centrosinistra, con il quale si vota. Ci saranno, poi, altre due file, ovvero quella di chi si registra il giorno stesso delle primarie e quella di chi aspetta per le urne. Inoltre si chiede di distribuire ai cittadini in fila il modulo di registrazione, insieme all’Appello pubblico e alla liberatoria per i dati della privacy, in modo che, mentre aspettano, possano intanto compilare e firmare questi documenti.
Per quanto riguarda, poi, la comunicazione dei risultati i presidenti dei seggi avranno a disposizione un numero verde con il quale riversare l’esito del voto al coordinamento nazionale e, contestualmente, ai coordinamenti regionali e provinciali.
Al termine delle operazioni di scrutinio il presidente di seggio esporrà pubblicamente il risultato. Speriamo bene.