Contro il duopolio e la legge elettorale tutti alle urne e voto fuori dal serraglio

23 Febbraio 2019
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Andrea Pubusa

Con una legge elettorale truffaldina come quella vigente c’è poco da fare, la sovranità popolare in Sardegna è compromessa per mano di coloro che invece dovrebbero garantirla e promuoverla. Il duopolio (centrodestra-centrosinistra) ispiratori e creatori di questa legge hanno voluto escludere dal Consiglio regionale tutte quelle liste e quei gruppi politici indisponibili a far loro l’inchino. E’ una logica miserabile e antidemocratica, essendo del tutto evidente che le minoranze coraggiose spesso introducono nelle istituzioni stimoli e tematiche trascurate dalle forze maggiori. Centrodestra e centrosinistra hanno invece favorito la presentazione di liste da parte di consorterie o capibastone, privi di funzione di stimolo politico e culturale, senza programmi, ma utili solo in quanto portatori di voti. Il piattume della legislatura in scadenza ne è una riprova. Sono rimasti fuori Michela Murgia e Mauro Pili, pur con un alto numero di voti, e sono entrate persone, prive o quasi di consenso, per effetto esclusivo della loro adesione agli schieramenti maggiori.
Queste considerazioni danno agli elettori sardi una prima preziosa indicazione. Non lasciate che il vostro orientamento sia coartato e modificato dalle nefandezze di questa legge elettorale, non cadete nella trappola, tesa da lor signori, del voto utile, non privatevi della libertà di esprimere un voto in sintonia con il vostro originario modo di pensare. E dunque se siete per una sinistra vera, antiliberista, votate Sinistra sarda, se siete per una prospettiva natzionalitaria votate una delle tre liste che la sostengono, se pensate sia necessario voltar pagina rispetto a questo asfissiante condominio centrodestra-centrosinistra delle ultime legislature, votate M5S, che ne costituisce l’alternativa. Recatevi, dunque, a votare e votate, prescindendo dalla gabbia apprestata da questa legge elettorale, votate liberamente.
Nell’ottica dei gruppi di potere che stanno dietro al duopolio finora dominante poco importa se votate l’uno o l’altro, per loro Solinas e Zedda pari sono. Certo ci sono sfumature fra le due coalizioni che però non sono sostanzialmente alternative. Un voto pienamente democratico e di prospettiva non può che essere contro di loro per uno sparigliamento degli assetti di potere ormai consolidati a livello economico e istituzionale.
Come detto nei giorni scorsi, è probabile che il 24 non scatti per alcuna forza politica l’iper premio, ossia che nessuna lista o coalizione superi il 40 per cento, in quel caso la prima lista sopra il 25% avrà “solo” il 55% dei seggi e si renderanno necessarie delle coalizioni di governo. In questa, oramai molto probabile evenienza, è importante avere fuori da chi vince liste con gruppi forti e agguerriti.
Quindi, per sculare i giochi previsti dal duopolio con la legge elettorale truffaldina, tutti alle urne e tutti a votare fuori dal serraglio apprestato da chi ha mezzo in ginocchio la Sardegna e i sardi.

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