In spiaggia a contatto con le afflizioni di Pammmelllla

28 Agosto 2019
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Amsicora

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Ieri mattina in spiaggia dormicchiavo, dopo aver letto delle follie di Salvini ed essere passato  alle elucubrazioni del Zinga sulla crisi. Salvini credeva di fare sfracelli ed ora implora Conte indarno. A Zinga invece Conte non gli va perché è troppo signore….e ormai il garbo nelle alte sfere è un demerito. Poi vuole togliere il controllo dei parlamentari PD a Renzi, meglio elezioni. Strategie alte, tattiche finissime sulla pelle degli italiani. Qui mi cala il latte e il sonno…e mi appisolo, al dolce fruscio delle onde. Ma la felicita’ - si sa - e’ effimera, non dura molto. Anzi dura un attimo. A spaccare non è Zinga, che gia’ di per se’ rompe assai, a far rullare i santissimi non e’ neppure uno dei Mattei, no, no, e’ una mia vicina di ombrellone, che strilla; disumanamente a una sua amica che arriva: “cciiao Sammuelllla, che bello vederti…”. “Oi, oi, seu troppu incazzada, mi ollu sfogai…”. “E ita t’e’ succediu, cara Pammmellla, nulla di grave, spero…”. Ih, tanto è niente, amiga mia. Si seu incazzada, ci sara’ una ragione…, non seu ancora macca…”. “No non sei pazza, candumai! Ma dai contami’ subitu d’ogna cosa”.
“Ascurta, Sammuellla, s‘atra dì in spiaggia stavamo giocando, la sorga di mio figlio ed io…:”. “Consuocera si dice consuocera”. “Ah, diaicci esti..  mia consuocera ed io, stavamo giocando con Cristalll, netta mia, mia nipote la figlia di Manuel, fillu miu., eccu chi a s’improvvisu lompiri cussa bagassa de Gatiuxia…”. “Ammomia tiarrori! Ita stoccada bolliara? E cosa voleva?”. “Voleva salutare Cristallll…”, “In tua presenza!?!”. “Eia, propriu diaicci, s’esti presentara a facci manna,e s’esti posta a chistionai cun sa pippia…”. “Bella bruxia! E tu cos’hai fatto?”. “Deu mi seu girada, incazzada…”. “E cussa bagassotta cos’ha detto?”. “Ha nau ca ha letto un libro di Alberoni, che dice che la bambina nella famiglia allargata sta meglio se nonni, mogli, mariti, compagne, compagni, amanti la trattano con normalità, d’amore e d’accordo”. “Ma chi ni stoccada esti custu Alberoni? Bella teoria! Cussa troia de Kattiusscia si da spassara cun maridu tuu e tui fais finta di nulla, corrurra e cuntenta!”. E maridu tuu non s’è visto?”. “Cussu minchioni è rimasto dietro, poi si è avvicinato, ma non ha detto nulla. Timiara de du ghettai unu corpu de bastoni a conca”. “Ma anti biu ca fui po esplodi e s’indi funti andausu. Ma ora non so casa fare”. Spesso vsdo al mare con la mia consuocera e maridu miu e cussa bagassa si possono ripresentare, tanto Alberoni dice che la bambina è felice, se tutti facciamo finta di nulla!”. “Ma si torrada, deu da spaccu sa facci. Le rompo il muso e a quel gran callone de ex maridu miu du ghettu duas tamatigas, conch’e cazzu”. Ma vorrei evitare davanti a Cristalll, sa pipia potrebbe soffrirne…”. Ma non so cosa fare! Seu disparada. Cosa mi consigli, cara Sammuellla? Non sciu ita fai”.

Chi ero disperato ero io! Mentre le due comari cercavano di dirimere la delicata questione, io non riuscivo a prendere sonno, non avevo cuffie o tappi e dovevo sentirle. Io sì ch’ero imbufalito! Che fare? D’istinto, mi giro di scatto e faccio: “Secondo me la signora non dovrebbe andare in spiaggia con la consuocera. Se va da sola da un’altra parte, quando Cristalll è con lei quella bagassotta di Katiuscia non si presenta. Chiaro? E adesso andate tranquille a fare un bel bagno, diaicci deu mi dromu. Mi faccio una bella dormita in santa pace. E così fu. E vissero felici e contenti…  

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