Combattenti e reduci, vi spiego la fase1 e anche la 2!

24 Aprile 2020
1 Commento


Amsicora

Gente! Scommetto che non avete capito una mazza di come sta andando il coronavirus? Cresce, scende? O è stazionario? La diffusione in Italia intendo. Cred’io che voi crediate ch’io creda che scenda. E invece no, proprio no. Io credo sia stabile. E sapete perché? Perché l’unico dato reale sono i morti e questi, ahinoi!, si aggirano sempre intorno ai 500 al dì nell’intero Paese. E gli altri dati? obietterete. Anime ingenue, creduloni di tutte le bandiere, gli altri dati son fasulli. Dipendono dalle minchiate che vi hanno propinato due mesi fa.
Cosa succedeva a febbraio sotto il nostro bel cielo? Spiriti candidi, tutti allora, al primo colpo di tosse, vero o presunto, andavano di corsa al pronto soccorso. Perché così era stato detto dagli esperti. “Non lasciate aggravare l’influenza, ai primi starnuti, alla benché minima lineetta di febbre subito all’ospedale!“. E poi cosa si è scoperto? Che quella corsa al nosocomio era come mettere il collo nel nodo scorsoio o, se preferite, nell’apposito spazio dell’attrezzo compassionevole inventato da monsieur Joseph-Ignace Guillotin per far fuori in fretta i malcapitati. Appena arrivati al pronto soccorso, via subito nel reparto infettivi a…infettarvi! E se non avevate tosse, ma mal di ginocchio? L’infezione la beccavate al pronto soccorso dove si concentravano tutti i malati veri o immaginari, e poi via a dinfondere il virus nel reparto di destinazione. E indi medici e infermieri a infettarsi reciprocamente in tutti i reparti. Che spasso per il covid19, saltellava di qua e di là liberamente! Da fiore a fiore, come le api operaie nei prati a primavera! A Sassari per il Covid è stata una festa, un tripudio! In Sardegna senza questo giochetto perverso, il contagio si conterebbe nelle dita di una o due mani o poco più, ossia zero!
E la strage nella case di riposo? Nel giochetto di cui prima si discorreva, quando un paziente infettato doveva essere trasferito per far posto agli altri dove lo mandavi? Compagni ed amici, semplice semplice! Pronti? Via! Alla casa di riposo, ben lieta di riceverlo dietro pagamento, con retta aumentata, come le mascherine, perfino del 100%. Gli affari sono affari, bellezze!
Ora, anime tenere, avete capito? Gran parte dell’infezione fra i vecchi è indotta dagli affarucci e quella degli altri nella maggior parte dei casi dalle precipitose corse al pronto soccorso. E, volete che vi dica perché ora sono diminuite? Non l’avete capito da voi? Perché, cari miei, adesso il collo nella ghigliottina non lo mette più nessuno. L’ultima cosa che chi ha tosse o febbre fa è recarsi all’ospedale, così se non si aggrava se la sfanga a casa ai domiciliari come noi tutti. Ecco il crollo dei contagi: tutti buoni e zitti, con la tosse e la febbre, ma a casa!
Direte che queste son fantasie, congetture, ipotesi, eccessi. No, infedeli della più bell’acqua, per gli anziani nelle case di riposo lo ha detto nientemeno che l’OMS. Per gli altri volete la controprova? Quasi tutti quelli che restano a casa anche se influenzati se la scampano, mentre prima andavano volontari al patibolo.
E allora cosa sarà la fase 2? Niente ospedali, niente case per anziani, stare a casa se influenzati finché si respira, evitare affollamenti, con la mascherina se si va in luoghi un po’ frequentati e giusto distanziamento, uno meglio due metri. In questo modo siete corazzati: il covid muore anziché far morire.
Combattenti e reduci!, volete l’ultima cazziata? Sapete chi meglio risponde alla fase 2? Non i lavoratori forzuti e robusti, che devono, poveri loro, operare fianco a fianco coi loro compagni, non gli studenti che devono vedere o frequentare qualche lezione, non tutti quelli che hanno da fare. No, amici miei cari, ve lo dico io chi sono i più confacenti alla fase 2: sono i vecchi, almeno quelli che possono camminare con le loro gambe. Possono scorrazzare come vogliono, tanto non sono obbligati a stare in luoghi affollati, possono stare alla larga da tutto e da tutti, andare nelle case di campagna o al mare, curare l’orticello e la vignetta, sedersi nelle panchine da soli a in due, uno in ogni bordo. Nei paesi dove ci sono giardinetti con vari zig-zag di muretti in cemento (fatti per dare una parcella all’ing. o arch. amico del sindaco o dell’assessore) si possono sedere in cerchio come facevano i  nativi d’America intorno al  grande fuoco di Manitù, mantenendo il distanziamento ex lege. Insomma, esattamente il contrario di quanto dicono sugli anziani molti giovani imbecilli!
Meditate gente, meditate!

1 commento

  • 1 Tonino Dessì
    24 Aprile 2020 - 20:15

    Noi Pantere grigie nella fase due saremo i principali protagonisti o ancora le principali vittime, non tanto del virus, quanto dello scontro fra restrizioni e diritti.

Lascia un commento