L’Italia non può aderire al patto di Ramstein: non possiamo inviare armi offensive, l’art. 11 non lo consente

28 Aprile 2022
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A.P.

A Ramstein, non a caso una base Nato, gli USA hanno riunito non solo i membri della Nato, ma anche “i volenterosi” contro la Russia. Son venuti da ogni parte del mondo ed hanno assunto una decisione storica: sconfiggere la Russia e ridurla alla merce’ delle potenze occidentali. Questa e’ la mission emersa da Ramstein, se non una dichiarazione di guerra vera e propria, certo un monito preliminare o un preavviso.
Ora, fra i presenti in quel consesso di guerra c’era anche Guerrini, il nostro ministro della difesa. Ma l’Italia puo’ aderire al deliberato offensivo di Ramstein? O incontra degli ostacoli prima che politici, costituzionali? Secondo noi l’art. 11 non consente alcun invio di armi, ma a quei pacifisti che lo hanno ammesso per la difesa dell’Ucraina, chiediamo ora se lo spirito indiscutibilmente difensivo degli articoli 11 e 52 Cost. ch’essi hanno invocato a sostegno della loro tesi, consente di andare oltre e di inviare armi offensive? Consente di aderire all’auspicio di Boris Johnson, e cioe’ di attaccare la Russia?
La risposta auspichiamo sia negativa in modo da riunificare tutto mondo pacifista su una linea che chiede al nostro Parlamento e al Governo di attenersi al rigoroso rispetto della Costituzione, e cioe’ ad un sostegno strettamente difensivo dell’Ucraina, come ha già detto Conte. Questo e’ anche l’unico modo per sottrarci agli automatismi della cobelligeranza, mantenendo altresì una posizione che possa vederci protagonisti delle iniziative di pace che gli italiani vogliono e la Costituzione impone. L’alternativa e’  un uleriore avvicinamento alla guerra, sempre da scongiurare in qualsivoglia forma.

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