Importante presa di posizione dell’Anpi nazionale: Draghi spieghi con urgenza improvvise manovre Nato in Sardegna

18 Maggio 2022
3 Commenti


(askanews) - La Segreteria nazionale dell’Anpi “si associa pienamente alle preoccupazioni espresse dal Coordinamento regionale della Sardegna per le improvvise manovre militari che si stanno svolgendo nella regione e che mettono la popolazione isolana nelle condizioni di dover sopportare un intollerabile clima di guerra”. E “chiede al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro della Difesa urgenti e dettagliate spiegazioni su questo inquietante accaduto”. Lo si legge in una nota dell’assciazione nazionale dei partigiani italiani che rilancia la denuncia pervenuta dalla loro rappresentanza territoriale sarda circa quello che ha definito. Uno “’sbarco di guerra’ nel porto di Cagliari”.”Aerei radar della Nato - ha denunciato Anpi Sardegna- in volo sulle zone interne dell’Isola, Sardegna completamente circondata anche sul fronte aereo, così titola L’Unione Sarda, fotografando con preoccupazione la situazione.Un’operazione segreta, come tutte quelle militari, senza alcun preavviso. Con un’ordinanza, la Capitaneria di Porto di Cagliari dispone, «con decorrenza immediata», il divieto di immettersi nelle 17 aree indicate nel mare sardo. Il dispiegamento imponente nel Porto di Cagliari è una evidente esibizione di forza, un messaggio “guerrafondaio” nel cuore della città, da trasmettere all’Europa e al mondo”.”Un messaggio di allerta - prosegue Anpi Sardegna- che mal si concilia con le parole di Draghi dell’altro giorno e parla, coi fatti, di guerra e non di lavoro per la trattativa. La Sardegna, “con ben 35 mila ettari di territori occupati e recintati per perenni giochi di guerra”, viene segnalata all’attenzione internazionale come bersaglio in caso di escalation della follia bellicista”.L’Anpi Sardegna, “ribadendo la propria ferma opposizione all’invio di armi in Ucraina e al generale riarmo in atto, ribadisce la propria opposizione alla politica del governo e al silenzio della Regione, in contrasto con la volontà largamente maggioritaria dei sardi e della popolazione italiana”.

3 commenti

  • 1 Aladinpensiero
    19 Maggio 2022 - 07:56

    Anche su aladinpensiero online: http://www.aladinpensiero.it/?p=133578

  • 2 paolo erasmo
    19 Maggio 2022 - 08:28

    Buongiorno, nessuna esercitazione improvvisa, ma un’esercitazione che si svolge tutti gli anni in questo periodo; nei protocolli d’intesa al momento è previsto solamente la sospensione delle esercitazione a fuoco nei Poligoni nel periodo che va dal primo di giugno al 30 settembre. Per modificare questo è necessario che Regione e Ministero Difesa si sieda ad un tavolo di trattativa e ridefinisca gli accordi con il coinvolgimento del Comitato Paritetico sulle Servitù Militari.

    Risposta-domanda

    Caro Paolo, questa esercitazione ha una tale imponenza da apparire non rutinaria e del tutto straordinaria. In questa dimensione è stata certo inaspettata e suscita molte apprensioni anche per la sua evidente proiezione verso le aree calde in conflitto. Tu ti riferisci alle esercitazioni ordinarie, mi pare che questa non sia di quelle e che non è stata sottoposta ad accordi col Comitato paritetico. Se ne sai di più, ben vengano le tue considerazioni.

  • 3 paolo erasmo
    19 Maggio 2022 - 11:23

    Il comitato Paritetico si esprime unicamente sulle esercitazioni che si svolgono sui poligoni sardi dal primo di gennaio al 31 maggio e dal primo di ottobre al 31 dicembre di ogni anno; oltre che sul rinnovo o ulteriori istituzioni Servitù Militari . Per modificare lo stato delle cose sarebbe necessario un tavolo di “trattative” tra Regione e Stato con il coinvolgimento di cittadini e Associazioni che al momento non vedo all’orizzonte.

Lascia un commento