Regionali. Primarie paravento. Soru e Zedda vogliono azzoppare la Todde. Che vinca la destra poco importa

6 Dicembre 2023
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A.P.

Son dei bei tipi i tre sedicenti progressisti  nostrani: Zedda, Uda e Agus! Non vogliono la Todde, detestano i pentastellati ed anziche’ dirlo e motivarlo  esplicitamente e pubblicamente tirano fuori dal cappello le primarie. Non parlano apertamente perche’ in realtà il motivo è uno solo. Non la democrazia, ma far fuori la Todde. Il M5S ha tolto loro di mano il giochino per buscare il seggio: mostrarsi la parte avanzata del PD e così garantire a se’ un po’ di voti, con vantaggio anche per il PD che in questo modo mantiene quegli elettori nel perimetro del centrosinistra. Con l’alleanza coi pentastellati Zedda & C. diventano se non inutili e superflui, certamente marginali. Perdono centralità. Perdono il loro peso contrattuale.  Lo si e visto quando Zedda si è autocandidato alla carica di sindaco di Cagliari e tutti lo hanno ignorato. E qui, caro Massimo, primarie niente?
I sedicenti progressisti nostrani dovrebbero quindi darsi un programma, dovrebbero lavorare ad un radicamento sociale. Ma è più comodo darsi alla manovra e galleggiare, sopravvivere. Il lavoro non è affar loro. 
Ora Zedda & C. se ne vanno con Soru per il quale  tutto ciò che sta fuori di lui non esiste. Che poi vinca una donna, quandomai! Non sia mai detto! Con lei neanche parla! E poi è anche grillina. Meglio la destra. E così lavorano alacremente per far vincere gli altri.
  Come diversivo propongono di approvare una legge sulle primarie, benche’ sappiano che non c’è tempo. Vogliono solo che la Todde perda. Un po’ come ha fatto Letta, regalando il governo alla Meloni. E sembra che ci stiano riuscendo. In bocca  al lupo!

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