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Oggi i rapporti tra Usa e Cina sono strettissimi, soprattutto sul piano economico e finanziario. Tuttavia tra queste due superpotenze restano ancora tanti i punti di frizione, dal rispetto dei diritti umani al dibattito sul clima. Riveste, dunque, particolare importanza l’appello di Obama a Pechino a cooperare per una risposta globale per un futuro energetico “pulito, sicuro e prospero, togliendo più persone dalla povertà e creando maggiore ricchezza”: il presidente USA ha rivolto questo aauspicio alla Cina in apertura del vertice sul dialogo strategico economico che si tiene a Washington.
Il giovane presidente ha invitato inoltre all’unità contro il nucleare in Nord Corea e in Iran.
Obama conferma anche il suo approccio multiculturale in antitesi alla guerra di civiltà di Bush: “La religione e la cultura di tutti i popoli devono essere rispettate e protette”, ha detto il presidente in apertura della due giorni a Washington.
L’unico elemento di continuità col passato è stato il ricorso alla diplomazia dello sport. Qui Obama imita Richard Nixon. Ma stavolta allo sport nazionale cinese, il ping pong, il primo presidente nero della storia americana sostituisce il basket, il suo sport preferito. Nei primi anni Settanta, fu proprio lo sbarco di giocatori americani nella Repubblica Popolare Cinese a riaprire il dialogo tra il colosso comunista e la superpotenza statunitense.Si spera che “la diplomazia del basket”, unita alla nuova politica estera USA, possa ridurre le distanze fra i due Paesi. Per questo Obama ha arruolato Yao Ming, un campione cinese, da anni stella del campionato professionistico americano nella squadra degli Houston Rockets.
La partita politica fra le due sperpotenze è però più complessa. Speriamo bene.
1 commento
1 andrea
28 Luglio 2009 - 01:01
Non capisco la chiosa “redazionale” dello “speriamo bene”.
Se “sperate bene” in tema di diritti umani, allora bisogna che sappiate che in Cina semplicemente se ne fottono. Diritti umani per loro significa diritti umani occidentali, Obama o non Obama. Anche loro hanno la loro cultura politica dei diritti. D’altronde, in millenni di storia hanno goduto giusto di qualche filosofo di fama e caratura eterna.
Se invece “sperate bene” per un futuro prospero e pacifico, bhè allora dovete sapere che tali termini fanno parte della politica estera di Pechino già da un decennio. Non così l’America, che da Truman in poi ha sempre cercato di prendere la Cina per disperazione e fame. Obama sembra una brava persona, oltre che un leader con le palle come si deve: speriamo bene!
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