Per salvare 1 ne ammazzano 1.600.000!

24 Novembre 2009
1 Commento


Amsicora

Sapete quanti reati si prescriveranno con il ddl ammazzaprocessi di cui oggi inizia l’iter parlamentare? Il 50% dei procedimenti pendenti a Roma, Bologna e Torino; mentre a Firenze, Napoli e Palermo, l’estinzione riguarderà una percentuale di procedimenti compresa tra il 20 e il 30. La stima è stata fatta dagli addetti ai lavori, dall’Associazione nazionale magistrati. “Eccoli, i numeri che il ministro ritiene che l’Anm non possieda” afferma l’Associazione delle toghe in una nota.
Dati con i quali “vengono smentite clamorosamente le rosee previsioni” del ministro Alfano, che alla Camera aveva parlato della prescrizione dell’1% dei procedimenti pendenti. La rilevazione è stata compiuta nei tribunali capoluogo dei maggiori distretti. E “sebbene si tratti dei primi dati comunicati dagli uffici giudiziari, essi - dicono le toghe - sono calcolati su un campione particolarmente significativo e rappresentativo, perché provengono dai tribunali delle grandi città”.
Ecco perché questo ddl salterà. Può la maggioranza, per ammazzare un processo, ucciderli quasi tutti? E’ troppo. Gli operatori del diritto, avvocati e giudici, sanno che i dati dell’ANM sono veri. E, nelle aule di giustizia, se ne parla, ridendo.
“Ma stiamo scherzando?” Sbotta il Ministro della giustizia, Angelino Alfano, contattato dalle agenzie di stampa. Il guardasigilli invita l’Anm a “non giocare con le parole e neanche con i numeri” e dunque a “chiarire bene i termini della questione”. “Se non precisa bene i termini della questione - aggiunge Alfano - credo che l’Anm sia incorsa in un clamoroso abbaglio: i procedimenti pendenti in Italia sono circa 3 milioni e 300 mila e il 50% fa oltre un milione e 600 mila.
Proprio così, signor Ministro! Proprio così! Non è “un clamoroso abbaglio”, come lei dice, ma la sacrosanta verità, come tutti i penalisti sanno. Con organici ridotti, uffici senza risorse non si può fare di più.
E le vittime del reato? A quando il risarcimento dei danni? E le parti civili che hanno già speso per gli avvocati ed aspettano la tanto agognata giustizia, che placa ma non cancella il dolore per la violenza subita? A loro chi pensa?
E come immaginare che giudici e pubblici ministeri, ma anche gli organi di polizia giudiziaria, possano continuare a svolgere, serenamente e con impegno, il proprio lavoro? Si può essere sereni e motivati, sapendo che la metà della loro attività sfumerà certamente entro il primo grado di giudizio?
E il vero beneficiario di questo ndisastro annunciato, che dice? Muto, come un pesce. Ha già intimato ai suoi parlamentari e ad Angelino Alfano che se non si sbrigano ad approvare, si dimette, fa sciogliere le Camere, và a nuove elezioni e non ricandida i recalcitranti.
“Non voglio parlare di queste cose, ci sarà il momento più opportuno per spiegare agli italiani qual è la situazione in cui siamo”, ha detto il premier a Doha ai cronisti che gli chiedono del dossier relativo alla riforma della giustizia ed al processo breve.
Il portavoce del Pdl, l’ineffabile ex radicale Daniele Capezzone, invece parla. E che può dire per guadagnarsi lo stipendio dal cavaliere? Ha poca scelta: “Anm - dice, con tanto di livrea in dosso - dà i numeri, e sembra di stare alle estrazioni del superanalotto. Se non parlassimo di un comportamento grave e irrituale, ci sarebbe perfino da sorridere di questa ennesima sortita, che avrà un solo effetto: quello di rendere ancora più scarsa la credibilità della magistratura presso i cittadini”. Ma è proprio la credibilità che Berlusconi si gioca. Le reazioni saranno devastanti. Non si può governare avendo come unica missione quella di fare leggi per scansare i tanti processi a carico del capo dell’esecutivo. Non vi pare che gli scricchiolii nella maggioranza derivino da questo navigare a vista, tenendo d’occhio solo gli affari del Presidente e senza alcuna missione generale? Forse - come Craxi - il Cavaliere sta affogando nella melma in cui si è immerso. Non vi pare?

1 commento

  • 1 tito
    25 Novembre 2009 - 20:23

    Qui quasi per caso non ho potuto resistere a scrivere due parole.
    purtroppo che “il Cavaliere sta affogando nella melma in cui si è immerso” resta solo una speranza…..
    L’unica speranza vera è che gli Elettori si sveglino da questo letargo e comprendano che questo personaggio sta usando l’Italia a suo uso e consumo. Temo che questo DDL passi com’è passato lo scudo fiscale altra bestiale porcheria!!!!

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