Che sorpresa! Cabras battuto da Zedda

31 Gennaio 2011
2 Commenti


Amsicora

Dunque Massimo Zedda ha vinto le primarie a Cagliari, battendo Antonello Cabras. E ha vinto bene, con 13 punti di scarto.
E’ un risultato sorprendente, almeno per chi non è addentro alle pieghe della politica cagliaritana. Si misuravano, al di là dei candidati, una forza il PD, che conta molte migliaia di voti, a fronte di una senz’altro assai più piccola. Per di più con una divisione fra le forze minori, che presentavano0 altri tre candidati.
Che dire a caldo di questo risultato?
Anzitutto balza agli occhi il rigetto da parte dei vontanti dei vecchi e immarcescibili politici di lungo corso. Cabras ne è l’emblema. Ha attraversato diverse stagioni della politica regionale e nazionale, rimanendo sempre in prima fila. E’ riuscito perfino a diventare il leader del PDS, capeggiando una piccola pattuglia di socialisti contro ciò che restava del grande PCI, che, seppure indebolito e diviso, era sempre una gran forza. I votanti hanno chiaramente manifestato la volontà di invitare questi vecchi polirici a fare un passo indietro. A dare via libera ad un’altra generazione.
Questo è un elemento positivo del risultato. Ce ne sono però anche preoccupanti. La sconfitta di Cabras mostra impietosamente la debolezza del PD a Cagliari. Ed è chiaro che anche chi, nel centrosinistra, non vota per questo partito, non può certo godere per la sua debolezza. Questa si traduce in debolezza di tutta la coalizione e, dunque, non lascia ben sperare per l’esito finale.
Un altro elemento preoccupante è che nel voto vi è certamente, almeno in parte, una “vendetta” dei settori soriani del PD. Questi hanno sempre pensato che Soru sia morto per “fuoco amico” ed hanno voluto restituire la pariglia. Non che Soru abbia ispirato l’imboscata. Sono regolamenti di conti che ognuno si gestisce anche in proprio. Ma questo sfilacciamento è ancor più pericoloso perché mostra che il maggior partito del centrosinistra è ingovernabile.
Infine, nel risultato ha inciso una certa artificiosità della candidatura Cabras. Il senatore non è espressione di questa città. Non ha mai dato la sensazione di esserne parte e di volerne far parte. Questa estraneità è stata confermata dal suo scarso impegno nella campagna per le primarie. Insomma, la sua è stata una presenza dettata più da “disciplina di partito” che dal sentimento. E si è percepito.
Ora, non resta che ricucire gli strappi e prepararsi alle elezioni vere. Il viso giovanile di Zedda produrrà il miracolo? Chissà? Certo questa è un’altra partita.

2 commenti

  • 1 aldo lobina
    31 Gennaio 2011 - 16:43

    Il risultato di Cagliari suggerisce alcune considerazioni:
    a) i dirigenti del PD hanno scelto il candidato sbagliato;
    b) la vecchia politica ha stancato;
    c) i soliti noti non entusiasmano: non sono buoni per tutte le stagioni e per tutti gli incarichi;
    d) le primarie dimostrano la distanza tra la dirigenza dei partiti e la gente;
    e) il centralismo democratico del vecchio PCI è morto e sepolto: gli elettori ex PCI, ex PDS, ex DS non si riconoscono tutti in un ex socialista; men che meno gli ex Democristiani;
    f) il PD sardo è diviso tra soriani e antisoriani, che a loro volta si dividono rispettivamente in ex DS ed ex Margherita e parte degli ex socialisti; gli elettori sono disorientati;
    g) il PD (sardo) è una chimera;
    h) altri partiti (IDV e SEL) esprimono politiche più nette, più leggibili;
    i) ventilate alleanze in campo nazionale (e non solo) col centro destra, alternative a quelle più naturali con IDV e SEL, sconcertano molti elettori;
    g) urge rifondare il centro sinistra;
    h) Cagliari merita un candidato sindaco innamorato di Cagliari;
    i) di questo passo il PD rischia un pericoloso ridimensionamento e il centro sinistra molto astensionismo.

  • 2 godrik
    1 Febbraio 2011 - 09:26

    Ottima lettura da parte del commentatore.
    Io la riassumerei con una presa di responsabilità da parte di noi giovani per la politica.”Ora tocca a noi”..”meglio di prima non ci basta”..voi potrete diventare i nostri elettori!! e non veniteci a parlare di gavetta politica..la vera gavetta si fà a lavoro nei call center non nelle poltrone e nei saloni di partito. Fateci un favore avete commesso abbastanza danni alle prossime politiche i candidati dovranno avere massimo 40 anni…è ora che i maestri si mettano da parte e che gli allievi correggano gli errori dei maestri.
    un caro saluto da un vostro ex- elettore.

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