Acqua e fuoco: la Sardigna in una voluta emergenza!

19 Novembre 2013
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 Red

Sulla tragedia di ieri ed oggi in Sardegna ecco un comunicato del Fronte Indipendentista Unidu.

Siamo stanchi di piangere i disastri causati dalla gestione coloniale del nostro patrimonio e delle nostre infrastrutture.
Oggi la Sardigna piange le sue vittime e non solo le 17 persone morte oggi, ma anche le centinaia di bestie annegate nelle stalle, le pecore già decimate dalla lingua blu, i danni materiali enormi in tutti  settori economici che fanno precipitare il nostro Paese in una condizione economica ed infrastrutturale veramente preoccupante.
Ogni stagione in Sardigna sta diventando un inferno. Ma perché? L’estate è appena trascorsa e ha lasciato dietro di se una macabra scia di disperazione e cenere a causa del fatto che la Regione in tutti questi anni non ha mai pensato di investire e acquistare una propria flotta di canadair ed ilitancker.
Ora, con l’imminente pericolo segnalato da tutti i bollettini meteo, la tragedia si è ripetuta puntualmente. Ma possiamo dire che si tratti solo di una tragedia?
Crediamo purtroppo di no, esattamente come nel caso degli incendi della scorsa estate.
Di chi è la colpa? La colpa è di chi ha firmato concessioni edilizie sui letti dei fiumi e di chi ancora oggi conduce campagne elettorali promettendo di cementificare tutto in completa ignoranza di ciò che accade quando si spezzano gli equilibri naturali.
È necessario voltare pagina e il FRONTE INDIPENDENTISTA UNIDU chiama tutti i Sardi ora in
ginocchio a rialzarsi e ad esigere insieme a noi un futuro diverso per la nostra terra.
Ciò che è accaduto ieri non deve accadere mai più!
E’ urgente che venga fatta una mappatura aggiornata delle zone sensibili da un punto di vista idrogeologico e serve immediatamente una legge regionale per lo stop al
consumo del suolo.
Una classe politica come quella attuale, dove si contano furti alle casse pubbliche per comprare argenterie e maialetti, potrebbe mai occuparsi di fare queste leggi urgentissime di emergenza e di protezione pubblica? Ci sembra evidente di no!
Soltanto la cecità di una classe politica che vive alla giornata ed è strutturalmente incapace di pianificare alcunché ci ha potuto condurre a questo punto.
È arrivata l’ora di alzarsi in piedi e costruire una Sardigna sicura per i nostri lavoratori e i nostri figli, è ora di spazzare via, come un fiume in piena, questa classe politica parassitaria e dannosa!
Il FRONTE INDIPENDENTISTA UNIDU chiede che venga proclamato un giorno di lutto nazionale sardo e che il giorno successivo l‘intero Consiglio Regionale si dimetta per manifesta incapacità di proteggere gli interessi e la stessa vita del Popolo Sardo.

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