Dolore per i sardi morti, ma senza “volemose bene”

22 Novembre 2013
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Red

Oggi giornata di lutto nazionale per i sardi vittime del naufragio e ancor più delle tante azioni e omissioni che ne hanno fatto un evento così altamente tragico. Oggi deve prevalere il silenzio e il dolore. Dovrebbero sopratutto tacere coloro che invece parleranno nei riti e nelle comemorazioni. Hanno già parlato fin troppo. Bisognerebbe avere l’intelligenza e la forza di farli tacere, non solo oggi. Usano anche le  tragedie per farsi campagna elettorale e mettersi in mostra. Oggi ci inviteranno al “vogliamoci bene” per avere ancor licenza di uccidere. Noi ricordiamo i nostri morti in silenzio, ma è un silenzio pieno di rabbia e di propositi di battaglia perché sia neutralizzata la causa di tutto questo e i responsabili siano messi nell’impossibilità di nuocere ancora.

1 commento

  • 1 Renato Monticolo
    22 Novembre 2013 - 18:29

    Mea culpa! Si anche mea culpa se tutto questo è avvenuto!Tante piccole avvisaglie, tante progressive trasgressioni! Tanti palesi e clamorosi illeciti edilizi! Tanta sfacciata ostentazione nella manomissione del territorio!
    Non voglio riferirmi agli abusi edilizi, alle sanatorie, alla speculazione a beneficio di pochi ed a danno di molti.
    Mi riferisco a quello che tutti hanno visto e che hanno fatto finto di non vedere perchè era meglio così.
    Cito un esempio per tutti e lo cito perchè l’ho visto, a cose fatte è vero,ma l’ho visto e mi sono solo chiuso in doloroso silenzio. Tanto era inutile, a che pro denunciare la nefandezza, in fondo si trattava solo di uno tra i famosi 7000/8000 mila nuraghi della nostra terra.
    Un Nuraghe inglobato da una super strada, un villaggio nuragico incastonato in uno svincolo stradale, Nuraghe Belveghile ad Olbia.
    Se ciascuno avesse sollevato la voce in tempi non sospetti, se qualche indice si fosse puntato sui Farisei di turno forse…..qualche vita sarebbe stata risparmiata.

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