Appello degli intellettuali europei: l’Ue cambi rotta

22 Febbraio 2015
1 Commento


 

La richie­sta dell’Unione euro­pea alla Gre­cia di pro­se­guire con le cata­stro­fi­che poli­ti­che di auste­rity degli ultimi cin­que anni, è uno schiaffo alla demo­cra­zia e ai sani cri­teri economici.
Il popolo greco attra­verso ele­zioni demo­cra­ti­che ha rifiu­tato que­ste azioni, che hanno por­tato alla con­tra­zione del 26% della pro­pria eco­no­mia, al 27% del tasso di disoc­cu­pa­zione e hanno por­tato il 40% della popo­la­zione a vivere sulla soglia di povertà.
Con­ti­nuare con l’austerity signi­fica tra­dire la Ue e tra­dire i prin­cipi di demo­cra­zia, pro­spe­rità e soli­da­rietà. Il rischio è che l’austerity fini­sca per dare fiato a forze anti­de­mo­cra­ti­che tanto in Gre­cia, quanto in altri paesi.
Chie­diamo alla lea­der­ship euro­pea di rispet­tare la deci­sione del popolo greco e di con­ce­dere al nuovo governo il tempo per rime­diare alla crisi uma­ni­ta­ria e ripar­tire con la neces­sa­ria rico­stru­zione della deva­stata eco­no­mia nazionale.

Costas Dou­zi­nas, Jac­que­line Rose, Gior­gio Agam­ben, Sla­voj Zizek, Lynne Segal, Gaya­tri Spi­vak, Etienne Bali­bar, Judith Butler, Jean-Luc Nancy, Chan­tal Mouffe, David Har­vey, Eric Fas­sin, Joanna Bourke, Imma­nuel Wal­ler­stein, Wendy Brown, San­dro Mez­za­dra, Marina War­ner, Dru­cilla Cornell

1 commento

  • 1 Francesco Cocco
    22 Febbraio 2015 - 10:33

    Condivido l’appello ma credo occorra precisare che le politiche d’ austerià imposte dalla Germania servano ad arricchire taluni Paesi e a danneggiare altri. Si sta attribuendo alla parola “austerità” una valenza del tutto inesatta. Occorre allargare l’ orizzonte: c’è l’austerità della Merkel ma c’è anche l’austerità di chi vuol salvare il Pianeta contro il prevalere del consumismo capitalistico. E’ necessario precisare quando si usano certi termini.

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