PD sardo. Compagni, perché, per eleggere il segretario, non ricorrete all’ordalia?

30 Gennaio 2017
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Amsicora

Non posso negarlo: da giorni non penso ad altro che alla governabilità del PD sardo. Che diamine! Ne va della governabilità della Sardegna. Come si fa senza segretario da un anno?! Ne risente anche il povero Pigliaru. Neanche la legge-truffa regionale funziona col PD. Pigliaru ha il 60% dei consiglieri col 19% dei voti dei sardi, al netto degli astenuti, pari al 50%. Tanti consiglieri, governabilità e governo zero. Dopo il referendum consenso sotto zero. Neanche se la legge gli avesse dato la totalità dei seggi Pigliaru sarebbe riuscito a rendere la Regione governabile. Poi è senza partito, senza segretario. Tramatza  non ispira sentimenti unitari. Riunioni su riunioni. Ma nulla: Nulla di nulla. Neanche il garante nominato da Roma ha fatto il miracolo. Consorterie uguali e contrarie = paralisi assoluta. E’ una legge fisica. Per sbloccare il PD isolano ci vuole una genialata.
Compagni e compagne del PD nostrano, l’altro giorno vi ho suggerito il sorteggio. L’ho fatto prima che la sentenza della Corte lo portasse in auge per l’opzione dei capilista del “legalicum“. Ma ora ci ho ripensato: è troppo casuale, troppo legato alla fortuna. Può una democrazia affidarsi alla buona sorte? Il segretario regionale del PD una qualche abilità deve averla, non vi pare? Non è cosa da estrazione notarile!  E allora che ne dite dell’ordalia? In fondo al ‘giudizio di Dio’, non si ricorreva in vertenze non risolubili con mezzi umani? Mancava l’autorità e allora porte aperte a prove il cui esito si concepiva come diretta manifestazione della volontà divina. Qui, in fondo, siamo nella stessa situazione: le riunioni, le mediazioni non funzionano. Neanche il garante ha sbloccato. L’ordalia non è meglio del sorteggio? C’è pur sempre una qualità in chi supera la prova o la supera meglio dei concorrenti. Pensate alla prova del fuoco: trasportare per una certa distanza un pezzo di ferro incandescente, di peso variabile tra mezzo chilo e un chilo e mezzo, richiede destrezza. Così l’altra prova: camminare a piedi nudi sopra carboni ardenti, con gli occhi bendati. E il verdetto? E’ semplice e obiettivo: secondo l’antico rito, dopo la prova, le ferite vengono bendate e, allo scadere di 3 giorni, una giuria controlla lo stato delle ustioni. Chi ha le ferite nello stato migliore o meno peggio è segretario. Se preferite, si può fare anche con l’acqua bollente: immersione della mano destra da parte degli aspiranti segretari. Chi avrà conseguenze meno gravi sarà proclamato.
Ma forse la prova del ferro rovente o dell’acqua bollente è troppo dolorosa e pericolosa. Non a caso sono le ordalie più risalenti. Pensiamo a una cosa meno antica. Che ne pensate di un un duello autoctono? Ciascuna fazione sceglie un ‘campione’ e ve la giocate “a strumpas“, lotta identitaria già praticata all’ombra dei nuraghi, come comprovano i bronzetti e ora i giganti di Prama. C’è un torneo, molto rinomato, anche ai nostri giorni, in quel di Ollolai. Non è male come idea, vero? Si potrebbe fare nella piana del Nuraghe Losa in una giornata senza pioggia e vento. Chissà che partecipazione popolare! I campioni sarebbero esaltati dagli incitamenti della folla. La scelta avverrebbe nel rispetto delle tradizioni, in puro stile sardo, con un grande entusiamo di popolo. Niente male, per un partito che si chiama democratico!
Ma a pensarci bene…c’è una criticità! E si, anche lì, nell’ordalia, c’erano precise condizioni e regole. E sapete perché? Semplice, allo scopo di evitare frodi, falsità, spergiuri. Ma come fate voi del PD a stabilire regole per confrontarvi lealmente? Sarebbe come chiedervi di snaturarvi, di privarvi della vostra identità più intima, togliervi il DNA. Impossibile. Siete così  governabilisti da non riuscite neppure a fissare regole per voi stessi… a governare voi stessi. A voi piace la violazione, avete il gusto dell’aggiramento della regola, vi esalta dire una cosa e fare il contrario. Ma forse una soluzione c’è. Che ne dite di una competizione in cui l’abilità è proprio la sregolatezza, l’imbroglio, la frode, la bugia? In fondo non è questa la vostra peculiarità? E allora ecco la gara: ottiene la segreteria chi rispetto alla enunciazione più democratica ha votato il provvedimento più vigliaccamente reazionario. Che so io, si è sempre dichiarato dalla parte del mondo del lavoro e poi ha votato leggi tipo jobs act. Oppure si dichiara ambientalista e vota leggi di massacro del territorio. Direte, ma questo lo facciamo tutti. Ma sta proprio qui l’elemento più avvincente della gara, perché vince non tanto chi ha fatto la porcata più grossa (queste le fatte tutti, tutti i giorni e tutti insieme), ma chi ha mentito più sfacciatamente. Per esempio, avrebbe molte chance quel deputato che il 12 ottobre 2013 partecipò mostrandosi molto convinto alla manifestazione in difesa della Costituzione a Roma con Rodotà e Zagrebelsky (io c’ero e l’ho visto) e poi, pochi giorni dopo, alla Camera votò per lo stravolgimento dell’art. 138. Che campione di dippiezza! Formidabile!
Ma, a ben pensarci, c’è un gara forse per voi più eccitante anche per l’amplissima platea dei competitors: vince chi dà prova della sua scaltrezza predatoria senza farsi cassare. Niente male, vero? Ma come fare? Le prove del maltolto senza inciampi vengono riposte in plichi sigillati, e dopo l’esame della giuria…ovviamente distruzione, pronto incenerimento delle carte, con proclamazione alla segreteria di colui che abbia comprovato la migliore abilità in materia (per esempio, chi ha predato il malloppo più grosso!). Questa mi sembra la soluzione più adeguata per voi, più congrua, come dicono i giuristi e i logici, alle vostre abilità. E si può fare anche a Tramatza.
Questa sì che è una pensata, un colpo di genio, la quadra del cerchio! Compagni e compagne del PD sardo, non ditemi che non ci ho provato a rendervi governabili, rispettando la vostra indole. Seguite il mio consiglio. Potete fare anche giurisprudenza, come suol dirsi, per le altre regioni. Dai! Coraggio! Vedrete che l’ordalia, con la prova del maltolto senza conseguenze, funzionerà! Avrete il miglior segretario. Meglio di quello precedente che è stato  abile nell’evasione, ma non nel farla franca. Parola di Tribunale, salvo appello.

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