Verso il 25 Aprile all’insegna della Costituzione

23 Aprile 2017
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Gianna Lai, Presidente ANPI Cagliari

L'immagine può contenere: 10 persone, persone in piedi e spazio all'aperto
Foto dal Corteo del 25 Aprile 2016

Sarà un 25 aprile dedicato alla pace e all’attuazione della  Costituzione, una giornata di festa nazionale per tutto il Paese, all’insegna della convivenza civile e della partecipazione democratica. Nell’unità dell’Antifascismo e della Resistenza, una manifestazione aperta e unitaria anche qui a Cagliari, secondo lo spirito che anima l’ANPI promotore, insieme ad altre associazioni, del Comitato 25 aprile, in città e nel territorio. Al centro la nostra Carta nel 70^ della sua approvazione,  vero presidio di coesione sociale contro la crisi e i nuovi fascismi, che sollecita la presenza di tutti i cagliaritani e li impegna a tenere lontane divisioni e atteggiamenti polemici, in questa Italia che soffre da anni gli attacchi alla democrazia e alla partecipazione. E a battersi per la pace, e a promuovere esperienze di condivisione. Non a caso l’ANPI ha proposto, nel Comitato 25 aprile,  di rivolgere un appello alle scuole della città perché partecipino al corteo della Liberazione, non a caso si è deciso che dal palco parleranno, a fine manifestazione, solo studentesse e studenti degli Istituti superiori e dell’Università. Si vuole dare risalto al carattere  popolare della giornata del 25 aprile, e si vuole neutralizzare chi vorrebbe toglierle valore e, offendendo l’Associazione dei partigiani, pretenderebbe che altre associazioni democratiche, impegnate nella lotta per la libertà dei popoli, vengano allontanate dal corteo.
 Ora che finalmente l’ANPI è riuscita a impedire ai fascisti le manifestazioni alternative al 25 Aprile di fronte al Parco delle Rimembranze e in altri luoghi della città e del territorio, ora che è la pace ad essere  seriamente messa in pericolo nel mondo, ora a prevalere deve essere la presenza solidale di un collettivo impegno dei cittadini. Perciò si apra il corteo di Cagliari  con le bandiere della lotta di liberazione, l’ANPI nazionale ha già firmato un appello per la pace con CGIL, CISL, UIL, ARCI, ACLI, cui aderiscono Don Luigi Ciotti, Alessandro Pace, Sandra Bonsanti, l’Associazione rinnovamento della Sinistra, Art.1, Mdp, Lega ambiente, Rete della conoscenza. Scegliamo la compagnia dei democratici, chi non partecipa,  è da questa realtà che si sta distaccando, nell’intento di  rompere l’unità ampia del 25 aprile, il fronte antifascista. In naturale prosecuzione, crediamo, di quei non così lontani  revisionismi che portarono in Parlamento una legge di equiparazione dei partigiani ai morti di Salò, e la cui approvazione l’ANPI  sventò nel 2006, denunciando il chiaro intento di voler cancellare così storia e valori della Resistenza e della lotta di liberazione. In naturale prosecuzione, crediamo, di quel  duplice attacco  alla Costituzione repubblicana, che su quei valori e su quella storia si fonda, nel 2006 e nel 2016, esito finale di classi politiche e dirigenti che hanno perso ogni capacità egemonica e ogni conenso delle masse, fino alla sconfitta del 4 dicembre. E che vogliono indebolire l’ANPI, in quanto presenza centrale di quella sacrosanta  battaglia per la democrazia. Piccola forza impegnata a  mantenere unito ciò che ben individuate forze politiche vogliono tenere diviso, essa vede oggi, tuttavia, aumentare la sua popolarità e il numero degli iscritti, in risposta agli attacchi sempre più isterici e privi di costrutto.
 A tutte le forze di progresso il compito di affermare quel patriottismo della Costituzione di cui parla il nostro Presidente Smuraglia, farla conoscere  e farla amare, attraverso l’impegno per la  sua piena attuazione, attraverso la difesa della pace nell’Italia che ripudia la guerra. A partire dal 25 aprile, Giornata della Liberazione.

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