Domani si vota. Che fare contro Salvini?

25 Maggio 2019
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Amsicora

O gente! Che fate per le europee? Ditemi con franchezza, tanto nulla più mi scuote o mi sorprende. Dopo quanto ho visto e sentito negli ultimi 30 anni, nulla mi scandalizza o mi fa girare i cabasisi. So che non siete per la destra, anzi siete tutti animati dalla volontà di dare una botta a Salvini. Bene, allora voglio accontentarvi, mi concentro su questo tema. Voglio aiutarvi nella riflessione. Attenzione! Il quesito è: come votare per battere o contrastare efficacemente Salvini? Le scuole di pensiero principali sono due: c’è anzitutto il PD; dice che l’unico argine a Salvini è lo stesso PD. L’altra corrente filosofica fa capo al M5S, e dice che l’unico contrasto alla Lega viene dagli stessi pentastellati. Come sapete, da che mondo è mondo, due posizioni opposte in relazione allo stesso problema non possono essere entrambe corrette, perché - come diceva quello - “la contraddizion nol consente“. E allora vediamo di scoprire quale delle tue tesi è corretta, avvisando che può esserci un po’ di verità qua e un po’ là. In questo caso si tratta, alla fine, di tirare le somme.
Partiamo dal PD. Zingaretti, senza offesa “mi paridi unu pixi alluau“, Sapete cosa vuol dire? “Pesce stordito“, ma perché alluau o allubau? Deriva da “lua” o “luba“. E’ la euforbia molto diffusa nella macchia sarda. I rami secernono una specie di latte, che gli antichi mettevano nelle acque dolci perché ha l’effetto di stordire i pesci, le anguille, in modo da prenderli con facilità. Dite la verità, uomini e donne di città, questa non la sapevate! Ma torniamo a Zingaretti, sembra un pesce stordito. Poco efficace, tutto il contrario del fratello Salvo Montalbano (chissà perché hanno diverso cognome?), con affermazioni assurde o quasi. Ad esempio, appena eletto Zinga è corso da Chiamparino e ha detto che opporsi alla TAV è “criminale“, proprio così “criminale“. Io, vi confesso ci son rimasto male. In vita mia me ne hanno detto di tutti i colori, estremista, radicale di sinistra, con la testa fra le nuvole, giustizialista, riformista, maoista, castrista, guevarista, apparentemente di sinistra in sostanza di destra e così via, ma criminale non me l’aveva mai detto nessuno. Sì perché io sono o credo di essere contro la TAV. Non per scelta ideologica, ma perché mi sembra un’opera troppo costosa e poco utile. Vedo tante cose da aggiustare in tutta Italia, risparmiare sulla TAV può consentire di fare queste cose su strade, scuole e chi più ne ha più ne metta. E allora? Allora, Zinga, dimmi che sbaglio, che dovrei meditare meglio sulla cosa, ma criminale proprio non l’accetto. Brutto esordio. Poi gli è capitato di dire che se le cose vanno male è perché non è stata approvata la riforma costituzionale di Renzi. Voi sapete che io sono calmo e sempre pronto a conciliare, ma qui - devo ammettere - mi sono incazzato. Ma come - mi son detto - ti sei fatto eleggere in alternativa al trombettiere (ormai trombato) e ripeti le stesse cose, anche quelle che hanno portato alla sua trombatura? Non basta. Sembra uguale anche la linea generale. Il trombettiere, dopo il 4 marzo, ha detto: ora ci divertiamo, ci mettiamo al divano coi pop corn e stiamo a guardare. E così ci siamo beccati Salvini al governo! Ora Zinga ripete: se cade il governo, torniamo alle urne. Stessa linea di Renzi. Nessuna possibilità, neanche eventuale e remota, di discussione coi musi gialli! Il sottopensiero qual’è? Ci riprendiamo i voti persi e torniamo a spadroneggiare come prima. Che bella prospettiva! Entusiasmante! Pari pari quanto dice oggi per le europee. Per la proprietà transitiva, chi vota Di Maio vota Salvini, chi non vota Di Maio vota per cacciare Salvini.
Boh, c’è qualcosina che non mi torna in questo sillogismo. Perché se vince Di Maio si rafforza Salvini? Semmai è vero il contrario: se perde Di Maio si rafforza Salvini. E poi, di grazia, perché quelli che non votano Di Maio dovrebbero votare Zingaretti? Misteri della fede. Non potrebbero più semplicemente e verosimilmente astenersi? E così Salvini si rafforza, Di Maio s’indebolisce e Zinga rimane al palo. Forse la mia logica è sfasata, ma mi pare che questa linea porti a rafforzare anziché indebolire Salvini. E così se poi lui rompe il governo e si va alle elezioni, come vuole il fratellastro del commissario Montalbano, Salvini da vice diventa presidente del Consiglio e per di più col premio di maggioranza. Bella strategia! Non so perché, ma questa scuola di pensiero mi sembra autolesionista.
Vediamo l’altra ipotesi. Il M5S tiene, la Lega cresce ma a spese del centrodestra. Il PD rimane com’è o poco più. Cosa succede? Salvini non sfonda. Il PD rinsavisce (è impensabile, ma tutto può succedere!), si fa un governo M5S/PD & C., Salvini anziché crescere rimane al palo con tutti i rottami al seguito, da B. alla Meloni.
Cosa dite? In filosofia bisogna sempre essere aperti alle tesi opposte, alle invalidazioni delle proprie, ma qui - poche chiacchiere! - mi sembra che per contenere Salvini occorre che il M5S tenga. Oggi è giorno di riflessione ed io già da ieri sto riflettendo intensamente, giuro domani non vado al mare o in campagna e rifletto ancora non faccio altro che riflettere, mi pare però che, visti i pro e i contra, e poi i contra e i pro, si possono votare i musi gialli. Sbaglio?
Lo so che qualcuno, da sinistra, mi tira  per la giacca. E ha ragione! C’è dell’altro sotto il cielo, c’è dell’altro di cui tener conto, mi grida. Chiedo umilmente venia, ma giuro che non mi sono dimenticato. Last but not least, c’è un’altra opzione e non è un ripiego. La Sinistra. La lista riunisce Partito della Rifondazione Comunista, Altra Europa con Tsipras, Sinistra Italiana, Convergenza Socialista, Partito del Sud e transform! italia. Non è una lista isolata. La Sinistra si riconosce nella piattaforma del Partito della Sinistra Europea e del Green New Deal di Primavera europea. Quattro gatti, direte. Non proprio. Il gruppo parlamentare europeo di riferimento il Gue/Ngl, nella scorsa legislatura poteva contare su 52 seggi. Una bella pattuglia abbastanza combattiva. Di essa fanno parte, tra gli altri, gli spagnoli di Podemos. Chi non ha memoria corta ricorda che alle elezioni del 2014 l’Italia aveva eletto 2 parlamentari con la lista L’Altra Europa con Tsipras.
Tutto questo per dire che alle elezioni europee non c’è spazio per l’astensione. L’offerta politica anche per i palati più esigenti è varia. Si può onorare l’urna. O sbaglio?

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