Conte: ‘Non lascio la politica” (meno male!), “non fondo un partito” (meno male!). Amomia ti arrori, torna la DC!?

31 Dicembre 2019
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Amsicora

La conferenza stampa di fine anno del premier Giuseppe Conte © ANSA FOTO

Ah che bel sollievo! Conte non lasia la politica a fine mandato. E come potrebbe  “dopo questo intenso coinvolgimento“? Lo ammeterete anche voi, Giuseppi è incomensurabile quando soggiunge: “La politica non è solo fondare un partito o fare il leader di partito o fare competizioni elettorali“? Grande! Grande! Grande! Ma è inarrivabile quando sussura: “Ci sono mille modi per partecipare alla vita politica e dare un contributo al proprio paese“. Scampato pericolo! Negli ultimi tempi ha fondato un partito Renzi, sulla stessa strada si è messa la Gelmini (il cavaliere ormai è più di là che di qua), poi un altro lo fa Calenda, Giovanni Toti lo ha già fondato, ora è in arrivo quello di …non ricordo il nome, avete capito l’ex ministro dell’istruzione. Ma spero vivamente e ardentemente che ne vengano altri. E’ la concorrenza, bellezze! Più ce ne sono e meglio è per tutti, si può scegliere nell’interesse del Paese! Più partiti ci sono e più l’Italia cresce!
Ora che Conte annunci “non farò un partito” è un proclama rivoluzionario a fronte di tanti fondatori, ha un antico buon sapore bolscevico. L’unico mio crucio è che ci sono in giro o in formazione tante democarzie cristiane e nessun vero partito comunista. Che l’avvocato del popolo voglia dare una mano a ricreare la balena bianca? Basta allargare un pò il PD e il gioco è fatto. Del resto già ci siamo. Attaccati da destra, dal centro e da sinistra i cinque stelle non hanno trovato sponde per i loro bei propositi di rifondare la repubblica, democratica, ossia senza caste, con attenzione aila questione morale e all’uguaglianza almeno nella versione soft delle pari opportunità. Nossignori! Su questi temi “dietro front!” sentenzia il PD e molti su questo e su quello minacciano di votare con Forza Italia, dai renziani, ai calendiani, agli zingarettiani. Resiste solo il buon Bersani, che è l’unico ad avere un po’ di sano buon senso popolare. O forse in forma nuova la DC c’è già. Avete letto l’editoriale di Giuliano Ferrara sul Foglio? Noo?, Nenche io, quandomai! Ma ho sentito la sintesi alla radio. Lancia un endorsement all’attuale maggioranza. In fondo, è un motore immobile. Ron, ron, ron, ma sempre fermo, se va avanti torna indietro (con spinta PD).  Che voglia dir questo Conte quando ribadisce: “Qualsiasi contributo mi troverò a dare sarà comunque in linea con la mia inclinazione: sono un costruttore, non sono divisivo”. Ammomia, ti arrori! Di Solinas, ossia del nulla neanche parlo. Cosa si può dire del nulla? Niente, ovviamente. Sono terrorizzato, stanotte niente cenone. Pazienza. Che dio ce la mandi buona!

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