Il sindaco di Cagliari diserta il 25 aprile, mostrando spregio per la Liberazione e per la Costituzione

29 Aprile 2020
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Red

Il 25 aprile ha messo a nudo il sindaco di Cagliari. Non ha partecipato alla deposizione da parte del Comitato unitario 25 Aprile della corona alla memoria dei caduti per la nostra libertà, non ha assunto alcuna iniziativa che in qualche modo mostrasse un’adesione ai valori della Costituzione. Ora comportarsi in questo modo non solo è un insulto a chi si è battuto per liberarci dal nazifascismo, ma è anche segno di non opposizione alle opere nefaste di quei regimi, dalle leggi razziali e la Shoah ai campi di concentramento, all’invasione e sottommissione di altri popoli, alla privazione delle libertà fondamentali. Il silenzio - come suol dirsi - in questo caso è significativo quanto le parole.
Ci può essere diversità di opinioni sulla politica contingente, sulla interpretazione della storia e sulle prospettive. Il pluralismo e la democrazia implicano necessariamente tutto questo, ma la base comune non può che essere un ripudio netto e senza riserve del nazifascismo e una adesione ai principi anzitutto di civiltà enunciati dalla nostra Carta, salvo poi, nella battaglia politica, declinarli secondo i classici oriententi di destra, di centro o di sinistra.
Il sindaco di Cagliari e chi come lui hanno ostentamente disertato la festa della Liberazione, mostrano una interna comprensione verso i regimi e le idee che la Resistenza italiana e internazionale hanno combattuto e sconfitto.
Bene ha fatto dunque il Comitato 25 aprile di Cagliari a stigmatizzare questa condotta con un fermo comunicato stampa a firma del suo presidente Antonello Murgia. Eccolo.
Cerimonie del 25 Aprile 2020, 75° anniversario della Liberazione.
“Nonostante la necessità di rispettare la normativa emergenziale per il contenimento del contagio da coronavirus, anche quest’anno, pur in forma molto semplice, le cerimonie per la Festa della Liberazione sono state numerose e con la presenza, nella gran parte dei casi, dei Sindaci.
Il Comitato si rammarica che altrettanto non sia avvenuto nella città capoluogo della Sardegna e che il Sindaco di Cagliari non abbia partecipato ad un evento che non è soltanto la commemorazione della Liberazione da un regime fondato su concetti di sopraffazione e odio (per chi avesse poca memoria consigliamo la lettura del “Manifesto della razza” del 1938), ma anche l’evento da cui è nata la Repubblica italiana e la sua Costituzione affermatrice dei Diritti Umani fondamentali e garanzia di progresso nella pace”
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