Draghi un miracolo lo ha già fatto: l’ammucchiata. Ma ne aspettiamo tanti altri

11 Febbraio 2021
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Amsicora

Che ve ne pare? La vicenda Draghi sta o no assumendo caratteri a dir poco grotteschi? Ora, beninteso, ci vuole buonsenso: che ci voglia un governo è evidente e a Conte è stata sbarrata la strada, che si debba presentare il Recovery plan è altrettanto manifesto, e a Conte si è creato ogni tipo di ostacolo, che la lotta al covid vada proseguita e si debba andare avanti con la vaccinazione è nell’ordine delle cose. Quindi, tutto bene signora la marchesa, tutto sotto controllo. Eppure qualcosa di strano nell’aria c’è. Ciò che sorprende è che attorno a questa, che è quasi ordinaria amministrazione, si sia montato un battage pubblicitario mai visto prima, con attese miracolistiche  e palingenetiche. Lo vediamo tutti. Mentre a Conte era precluso di racimolare qualche sbandato volenteroso e responsabile, a Draghi si offrono tutti. Non è curioso tutto questo? Non è stupefacente che attorno a punti su cui nei mesi e negli anni scorsi si è tagliato il capello in quattro, ora disinvoltamente si cambia posizione e si converge compatti, come in un’allegra brigata. Il campione di questo vorticoso giro di valzer? Manco a dirlo lui, il più duro e deciso, Salvini. Ora è europeista convinto. Zinga giurava “mai con i due Mattei” ed ora si accinge ad andare al governo con entrambi. M5S: “mai con B.” ed ora ci va al governo assieme. Grillo addirittura rinvia la consultazione della base perché non sa cosa Draghi propone, ma lui, Beppe, ha già deciso: adesione convinta.
D’accordo, solo gli stolti non cambiano mai opinione, ma annuso dell’altro. Qui cosa è cambiato? Siamo in un mondo diverso? C’è stato un terremoto politico? No, no, non c’è nulla che abbia indotto ad una riflessione e ad una revisione collettiva. Ed, infatti, di questa neanche l’ombra, non c’è. E allora, cos’è questa corsa forsennata al riposizionamento? Tranquilli, niente di nuovo, amici miei. Semplicemente ciò che emerge è l’ordinario e atavico trasformismo, che si mostra con una gravità insospettabile. Nessuno vuol stare fuori dal mirabolante governo Draghi! Ognuno vuole godere dei frutti miracolosi del suo giardino. Poi si vedrà. Certo, finita l’abbuffata di sogni, tornerà la dura realtà e dovranno essere ancora uomini normali, senza poteri suovranatuali, ad affrontarli. Gira, gira, solo una cosa sembra certa, ahinoi! Chi paga. Questa ventata di irrazionalità, questa botta di allegria e ottimismo lascerà qualcuno col sedere per terra. E chi mai saranno i malcapitati? I soliti noti, che sul lastrico ci sono già o quasi. Non ditemi che vi sembra un eccesso. Non ditemi che Draghi, così precisino e per bene, non vi sembra capace di tanto. Ma scherzate? Questo, a ben vedere, è lo scopo di tutta questa messa in scena, la mission del nuovo governo. Spero di sbagliare, ma so che è così.

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