Furtei: perché Cappellacci non impone il risanamento ambientale?

20 Giugno 2009
1 Commento


Paolo Erasmo

Un lettore ci segnala questa grave omissione di risanamento ambientale della Soc. Sardinia Gold Minig a Furtei e mette in luce il mancato contributo della Regione, nonostante Cappellacci sia stato presidente di quella società dL 2001 al 2003. L’omissione del Presidente della Giunta regionale tuttavia non stà tanto nel non contribuire finanziariamente al risanamento che, per legge, spetta interamente alla società mineraria, quanto nel non costringerla a farlo coi dovuti provvedimenti. C’è qualcuno che ne sà di più?

Gentile direttore,
la stampa sarda qualche tempo fà ha segnalato che la Regione Sardegna non avrebbe contribuito con un solo euro al risanamento ambientale della miniera d’oro di Furtei. Questo sito rischia di inquinare le falde acquifere di un vasto territorio del Medio Campidano, compromettendo l’uso del territorio e salute dei cittadini. Tutto a causa dell’utilizzo delle sostanze nocive per la lavorazione dell’oro, cosi come è avvenuto nel Sarrabus con la miniera di Baccu Locci.
Leggendo il sito della regione Sardegna, nel curriculum del Presidente della Giunta vi è scritto che il dott. Ugo Cappelacci dal 2001 al 2003 è stato presidente della società Sardinia Gold Minig, cioè la società che ha contribuito a creare questo pericolo ambientale nella miniera di Furtei, e che quindi avrebbe già dovuto provvedere alla sua bonifica. Oggi, nonostante sia presidente della giunta Regionale Sarda, non vorrebbe contribuire a risanamento dei luoghi che la stessa società da lui presieduta in quelli anni ha contribuito ad inquinare.
Suvvia Presidente un po’ di coerenza non guasterebbe!

1 commento

  • 1 Giacomo Meloni / CSS
    20 Giugno 2009 - 10:05

    Sabato 13 c.m. c’è stato un sit-in davanti alla Miniera di Furtei dove una diga raccoglie le acque inquinate della miniera . In quel laghetto artificiale vi è un concentrato di minerali pesanti e anche di arsenico che,liberato nel territorio circostante,creerebbe un serio pericolo se non un vero e proprio disastro ambientale.
    Mi è dispiaciuto non esserci in quanto in coincidenza avevo da tempo convocato il Consiglio Naz.le della CSS a S,Giusta con un argomento all’ordine del giorno ugualmente importante quali sono i temi della nuova contrattazione,i pericoli delle restrizioni del diritto di manifestare al centro delle città ed il Disegno di Legge Delega sulla nuova regolamentazione molto severa del diritto di sciopero.
    E’ da tempo che avrei voluto parlare soprattutto agli operai e ai tecnici dell’Impresa Sardinia Gold Minig per ricordare loro che la CSS aveva tentato di entrare in quel Settore lavorativo anche attraverso la libera partecipazione all’elezioni della RSU,ma le altre OO.SS,a cui spetta per Accordo Nazionale indire le elezioni,si sono rifiutate di farlo pur in presenza di RSU scadute da tempo ed in regime di prorogatio quantomeno sospetto.
    La Cassa Integrazione Straordinaria era stata richiesta ed ,in attesa dell’autorizzazione,veniva anticipata dall’Azienda e per un lungo periodo,complice la RSU ( decaduta ), veniva gestita in modo anomalo con una attribuzione di giornate lavorative quanto meno discutibile.
    Fu messa fuori gioco l’unica laureata in chimica che aveva la responsabilità del laboratorio dove era custodito l’arsenico che era usato abbondantemente per la ricerca delle particelle aurifere.Le fu tolta la chiave e affidata ad un capoturno certamente non competente nella delicata materia.
    Ora ci si lamenta che,a causa di un blocco delle pompe idrauliche,quel laghetto potrebbe tracimare con conseguenze disastrose per l’ambiente.Bene fanno gli operai a vigilare ed è encomiabile che,pur senza retribuzione,siano disponibili a farlo.Troppo tardi,aggiungo io ,ed in modo del tutto insufficiente e precario,mentre è urgente che la Regione intervenga con ben altri mezzi per garantire le popolazioni dei paesi interessati perchè la situazione già grave non precipiti e si trasformi in disastro.
    Dico che la Giunta Regionale deve operare subito e d’autorità sollecitando il sequestro cautelativo dei beni della Sardinia Gold Minig che ha l’obbligo di mettere in sicurezza gli impianti e di sanare il territorio devastato con opere di bonifica e riqualificazione ambientale.Tutto ciò è scritto nella convenzione con cui anni orsono fu data la sciagurata concessione e autorizzazione per la ricerca dell’oro.Faccio appello ai Sindacalisti e in particolare ai Sindaci - che si sono succeduti nel tempo in questa carica - perchè facciano un esame di cosienza e perchè ,a fronte di un ventilato benessere,riconoscano che poche buste paga e qualche ricaduta positiva nei paesi,la sostanza è il disastro ambientale che ha tra l’altro bloccato e mortificato altre attività produttive.
    In ultimo mi viene da pensare che alla Miniera di Furtei è legata la storia del calice tutto d’oro -un Kilo d’oro-tempestato di pietre preziose -regalato al papa Benedetto XVI in occasione della sua recente visita a Cagliari il 7/9/2008 per il centenario della proclamazione della Madonna di Bonaria a Patrona Massima della Sardegna.
    Il sottoscritto fu uno dei pochi che prese posizione pubblica contro questo dono,non perchè il papa non meritasse un dono dal popolo sardo,ma perchè proprio quel tipo di dono era una palese contraddizione ed una offesa al nostro popolo lavoratore.Primo perchè la situazione economico-sociale della Sardegna scontava una grave crisi occupazionale e sociale (pensate solo al tasso elevatissimo di povertà delle familglie sarde ) .Secondo perchè tutti sapevano che la Miniera di Furtei era già in crisi e quegli operai col casco blu avrebbero voluto gridare al papa le loro preoccupazioni del lavoro che veniva a mancare,piuttosto che fingere di essere nell’abbondanza e ricchezza.Terzo perchè il lingottino d’oro regalato a mons.Mani Arcivescovo di Cagliari in visita alla Miniera di Furtei,non sarebbe stato sufficiente a confezionare un calice di un Kilo d’oro,che invece fu pagato dalle offerte dei frati di Bonaria,che,il giorno della storica visita del Papa ,rischiavano di passare in terza fila se non fosse stato fra loro presente padre Giovannino
    Tolu (sardo) Superiore Generale dei Mercedari di tutto il Mondo a cui non si poteva negare visibilità.
    Auguri ai Lavoratori perchè possano trovare altro tipo di occupazione con soddisfazione loro e delle famiglie.
    Auguri a tutti i cittadini di Furtei e dei Paesi vicini,perchè sia restituito loro il territorio bonificato
    e perchè sappiano che il vero oro per tutti noi è il lavoro pulito e sano,rispettoso della natura e dell’ambiente,

    Giacomo Meloni Segretario Generale della CSS

Lascia un commento