Auguri a tutti, antisoriani, soriani e… berluscones!

25 Dicembre 2008
1 Commento


Redazione

Auguri a tutti i lavoratori e ai disoccupati, ai giovani;

Auguri  alle donne.

Un giorno è un battito di ciglio, ma se è sereno è meglio.

E, visto che ci assale una ventata di buonismo.

Auguri a tutti i soriani, a quelli di ferro, a quelli tiepidi e anche a quelli col maldipancia

Auguri anche agli antisoriani del centrosinistra, a quelli di acciaio, a quelli disperati e  a quelli sereni;

Auguri anche ai berluscones di centro-destra e di centrosinistra (a costoro gli auguri li abbiamo  già fatti, prima).

Auguri come messaggio di civiltà: compiamo il dovere di esprimere il nostro pensiero, ma proprio per questo rispettiamo e apprezziamo chi fa la meme chose da altre sponde.

1 commento

  • 1 giancarlo
    27 Dicembre 2008 - 01:19

    Auguri di buon 2009
    Auguri a Tuvixeddu, alle sue tombe puniche, archeologia antica, auguri alla commissione che cerca di trovare il monte della Pace, ruspato cinquanta anni fa, chissà se diventerà anche un romanzo giallo, auguri ai vincoli romanzati.
    Auguri a chi autorizza una discoteca nella storica galleria Umberto I°, al re-bomba non dispiacerà di certo.
    Auguri agli anti parco, sono una razza in via di estinzione, su questa Terra i parchi sono un simbolo di progresso culturale e di sviluppo economico del popolo, nella autonoma Shardigna sono un mero strumento politico.
    Auguri ai sindaci che permettono di costruire sulle rive dei nostri fiumi, e dei quali dopo tre alluvioni non si sono preoccupati di pulirli da una flora invasiva, che nulla ha che fare con l’ecologia.
    Auguri agli amici del popolo tibetano, e a sua Santità il nobel della Pace, che non odia il popolo cinese, nonostante sia governato da una dittatura.
    Auguri ai governanti dell’ONU, che lasciano che procedano i massacri della guerra civile in Congo dove non c’è il petrolio che fa camminare il ricco mondo che sta collassando economicamente.
    Auguri sinceri a tutti coloro che seguono la Via, poiché il grande si basa sul piccolo, il molto sul poco. Quindi i saggi governano il mondo per mezzo della via: essendo flessibili e cedevoli, vaghi e sottili, rispettano il piccolo, essendo frugali ed austeri, rispettano il poco. Poiché rispettano il piccolo, possono ottenere il grande; poiché rispettano il poco, possono ottenere il molto.
    A si biri in paris e in paxi Giancarlo Nonis
    Centro studi buddhisti

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