Carbonia. La replica di Lussu al sottosegretario Marazza, Dessanay in stato di fermo a Carbonia: “E’ un clima di fascismo questo, lo ha creato, arbitro assoluto della situazione, questo miserabile funzionario fascista… Voi tenete costui a rappresentare la nostra Repubblica, cioè la Resistenza, la Liberazione e gli ideali di giustizia per i quali tutti quanti ci siamo battuti”.

4 Giugno 2023
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Gianna Lai

Nuovo post domenicale sulla storia di Carbonia dal 1° settembre 2019.

Conosce molto bene la storia di Carbonia Emilio Lussu, la condizione mineraria e il quadro sociale: in data 23 giugno, il senato aveva approvato un Ordine del giorno, presentato proprio da Lussu e da Giuseppe Cavallera, che invitava “il governo a voler sollecitamente provvedere alla sistemazione del bacino carbonifero del Sulcis e della sua industrializzazione chimica, secondo i progetti ormai dai tecnici riconosciuti rispondenti alle necessità dello svilupoo industriale del Paese”. Ritorna quel mondo nella sua replica al sottosegretario Marazza, così espressosi in risposta all’intervento di Lussu: “ho dichiarato che, in seguito alla presentazione dell’interpellanza del senatore Lussu, il Ministero dell’interno ha immediatamente disposto un’inchiesta e che l’ispettore generale che ne è stato incaricato si trova sul posto, ho dichiarato altresì che la mia risposta di oggi poteva esclusivamente basarsi sui rapporti telegrafici fin qui pervenuti… Non ho difficoltà a riferire, a suo tempo al Senato, in ordine a quelle che saranno le risultanze dell’inchiesta disposta ed ai provvediementi che saranno di conseguenza adottati”. Pag. 573 Dopo l’interruzione di Li Causi, polemico col sottosegretario, la replica di Lussu: “Un argomento grave… io cerco di controllare con senso di responsabilità le mie parole ma mi sento veramente scoraggiato,… io ho presentato la mia interrogazione facendo domande precise, alle quali il sottosegretario ha risposto genericamente e evasivamente… Io ho tenuto ultimamente un comizio a Carbonia, le donne erano tutte terrorizzate per le precedenti azioni della polizia e si tenevano al di là dei muri, dietro i parapetti, ma non osavano mostrarsi in piazza… Orbene, il locale commissario, in tutti i comizi in cui si è agitata una questione grave, ha fatto intervenire la polizia per disperdere la folla e per impedire che gli oratori continuassero, e questo senza che mai si sia verificato un solo incidente che autorizzasse il commissario stesso a ritenere che l’ordine pubblico fosse minacciato”. E, tornando ai fatti del 16 ottobre, “Suonati gli squilli,… immediatamente jeeps, polizia, carabinieri,… autoblindate hanno caricato la folla malmenando tutti e hanno sparato anche colpi di fucile intimidatori e lanciato bombe lacrimogene. Seguì un fuggi fuggi generale, perché nessuno ha avuto il tempo di obbedire all’ingiunzione prescritta dalla legge, per quanto fatta in modo arbitrario. La folla è stata caricata tutta e la gente si è ricoverata in gran parte, sotto la pressione della carica della polizia, nei caffè, nei ristoranti, nei locali chiusi e altrove e la polizia è penetrata nei locali chiusi, nei ristoranti, nelle sedi dei partiti e ha violato il domicilio e ha caricato anche dentro, bastonando e fermando i presenti”. - Faccia tosta, queste cose le constatiamo quotidianamente - Li Causi rivolto al Sottosegretario Marazza, intervenuto a ricordare come fosse stata ordinata un’inchiesta su quei fatti. E poi ancora Lussu: “Gran partte della folla si è ricoverata sotto la violenza della polizia nei locali del Dopolavoro n. 1, che è il più grande. La polizia è entrata dentro e ha bastonato alla cieca. La piazza non c’entrava per nulla….Tutti son stati cacciati via dal locale, dopo essere stati in gran parte bastonati; parecchi son stati feriti là dentro, parecchi son stati fermati. E poi l’azione spettacolare: sono penetrati nei locali del Partito Sardo di Azione Socialista, vi erano anche un brigadiere e un capitano, hanno colpito tutti i presenti con il calcio dei fucili e dei mitra… è stato colpito alla testa gravemente, e portato in clinica e curato con dei punti di sutura, un componente del Consiglio direttivo, che era dentro pacificamente come a casa sua, perché un appartenente a un partito politico, quando è nella sede del suo partito è a casa sua,… grarvemente ferito Salvatore Zedda che è tutt’ora in cura”. E poi sul consigliere regionale, “il professor Dessanay rappresenta la Regione, il massimo consesso isolano. Dopo che egli ha parlato è stato preso, sputato, insultato, bastonato, tenuto la notte a Carbonia, e poi portato a Cagliari. E’ il questore di Cagliari che ha ordinato immediatamente la scercerazione. Perché avviene tutto questo? C’è un clima, sì,… ed è un clima di fascismo che si è creato sul posto. Lo ha creato il locale commissario di pubblica sicurezza che, se non è stato console della milizia volontaria, dice di esserlo stato… Egli trae vanto di essere stato alle dipendenze della miserabile Repubblica di Salò, di quella miserabile Repubblica che un tempo, maggiormente solidali negli ideali democratici, abbiamo assieme buttato a terra. E’ un clima di fascismo questo, lo ha creato, arbitro assoluto della situazione, questo miserabile funzionario fascista… Voi tenete costui a rappresentare la nostra Repubblica, cioè la Resistenza, la Liberazione e gli ideali di giustizia per i quali tutti quanti ci siamo battuti”. Al più presto, conclude i senatore Lussu, il governo dia “ assicurazioni che quel funzionario non è più a Carbonia e, come è desiderabile, ci annunzi che quel funzionario è in galera…. Mi auguro che il governo possa essere sensibile alle infinite denunce che, con spirito democratico, vengono presentate ogni giorno e mi auguro che il governo abbia ancora la possibilità di cambiare indirizzo politico”.

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