USA, che democrazia è questa?

23 Gennaio 2025
3 Commenti


Andrea Pubusa

Ci sono molti che in buona o mala fede decantano la democraia americana. Un modello da assumere ad esempio e a radicare anche da noi. Ora chiedo a quelli in buona fede cosa pensano dei fatti sotto i nostri occhi? Biden grazia il figlio e ancora tutti i suoi collaboratori non solo per i reati commessi, ma anche per quelli che eventualmente verranno accertati in futuro. Bisogna ammettere che sono disposizioni bizzarre in uno stato di diritto, dove la legge vincola tutti anche i governanti e dove i giudici sono indipendenti e devono applicare solo la legge. Poi c’è un aspetto sconcertante. Biden vuol tutelare i suoi contro temute ritorsioni del nuovo presidente. Un clima da società fuori controllo, primitiva.

Trump, dal canto suo, non è da meno. Grazia tutti coloro che sono stati incriminati e arrestati per i fatti di Capitol Hill, per l’assalto del 2021 volto ad impedire la proclamazione di Biden, presidente appena eletto. Lo stesso Trump non solo non è stato perseguito, ma si è potuto ricandidare, nonostante abbia incitato all’assalto contro l’elezione di Biden. Un esempio di democrazia? Da noi un fatto del genere non è neppure immaginabile. In realtà gli USA anche nel mondo giudicano regolari le elezioni in cui vincono i loro amici, mentre ritengono truccate quelle in cui perdono. Trump inoltre reintroduce la pena di morte federale, un istituto che la cultura giuridica europea ha cancellato da tempo. E poi l’attacco a chi è fuori dallo schema uomo/donna. Negli USA d’ora in avanti esistono solo uomini e donne, punto. Il miliardario-presidente poi riesuma le deportazioni di massa come nei tempi e stati più bui, deportazione ovviamente dei poveracci. E poi avete visto la festa d’insediamento di Trump? Tutti miliardari. E’ democrazia questa o plutocrazia?

C’è anche molto altro, ma basta per dire che gli States tutto sono fuorché un paese pienamente democratico. Sarebbe ora che, uscendo da una ingiustificata e ridicola subalternità culturale e politica, iniziassimo a valutare in modo critico questo triste e grave regresso della civiltà statunitense. In questo modo potremmo anche aiutare questa grande nazione a uscire dal vicolo oscuro in cui si è  cacciata.

3 commenti

  • 1 Aladin
    23 Gennaio 2025 - 10:02

    Anche su aladinpensiero online: https://www.aladinpensiero.it/?p=161215

  • 2 Franco Meloni
    23 Gennaio 2025 - 10:10

    Per connessione.
    Sulla sua pagina fb, qualche giorno fa in un intervento come sempre intelligente, sul “trumpismo e noi”, Tonino Dessì osservava: “(…) stavolta non pare che ci sia stato un ulteriore smottamento della classe operaia. Posti di lavoro in crescita e buoni contratti collettivi come sotto la Presidenza Biden (il più importante rinnovo è stato proprio quello metalmeccanico e nel settore dell’automotive) era da molto che negli USA non se ne vedevano. Semmai ha pesato l’inflazione, che quegli aumenti salariali ha continuato a eroderli. Ma era anche un’inflazione da domanda di fattori della produzione e conseguentemente anche da costo del lavoro e Biden ha cercato di temperare quell’aspetto tollerando un surplus di immigrazione che rispondeva alla dinamica del rapporto tra domanda e offerta di lavoro industriale in un’economia vicina alla piena occupazione (…)“. Ora la feroce politica contro gli immigrati di Trump, che determinerà da subito una valanga di espulsioni (‘ deportazione di milioni e milioni di criminali migranti ’) metterà sicuramente in crisi l’economia e la società americana, specie nei settori più agiati, ma non solo. Come avverte la meravigliosa Vescova anglicana Marianne Budde, nel momento in cui ha chiesto a Trump
    di avere uno sguardo buono sulle persone che “lavorano nelle nostre fattorie, puliscono le nostre case e i nostri uffici, lavorano negli impianti del pollame e della carne, che lavano i piatti dopo che ceniamo nei ristoranti e fanno il turno di notte negli ospedali: forse non sono cittadini, forse non hanno i documenti a posto - ha aggiunto -, ma la maggioranza degli immigrati non sono criminali”.
    Credo che Trump con questa politica razzista e discriminatoria sarà costretto a fare passi indietro, non senza aver creato inutili disgrazie ai poveri. Sarà costretto a far marcia indietro, non per misericordia (che credo sia parola sconosciuta al “cristiano” Trump), piuttosto per interesse soprattutto dei ricchi americani. Penso sia un realistico auspicio. Saludos

  • 3 Giacomo Meloni
    23 Gennaio 2025 - 21:01

    La locuzione latina Semel in anno licet insanire, tradotta letteralmente, significa una volta all’anno è lecito impazzire (”uscire da se stessi”).
    Il concetto fu espresso, con leggere varianti, da vari autori, tra cui Seneca, Sant’Agostino (Tolerabile est semel anno insanire, De civitate Dei, VI.

    Semel in anno licet insanire - Wikipedia

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