No, compagni ed amici, stavolta sto con Massimo!

24 Novembre 2013
5 Commenti


Amsicora

No, cari compagni ed amici, stavolta non ci sto! Basta con gli scoop contro il nostro Sindaco! Ricordiamoci che L’Unione sarda  è il giornale della destra cagliaritana. Non lasciamoci infinocchiare con la storia del commissariamento. Quando mai Massimo chiede al Miinistero il commissariamento del Teatro lirico! Avete mai visto un amministratore che chiede il commissariamento di se stesso? Che confessa d’essere incapace di amministrare, che implora d’essere sostituito? No, amici, questa è una balla bell’e buona. Una manovra denigratoria della stampa  reazionaria. Si vede che non hanno ancora digerito che la destra noi della sinistra a Cagliari l’abbiamo mandata a casa.
Ma poi pensateci bene, anzitutto del commissariamento manca il presupposto fondamentale, ossia l’impossibilità di funzionamento degli organi  della Fondazione del Teatro. Il presidente, ossia il sindaco, ossia Massimo, come tutti sanno e come si vede, va - scusate il bisticcio, ma è proprio il caso di dirlo - al… massimo. Il Consiglio di amministrazione è funzionante. Eliminata la nomina di Cabras dal Tar, c’è Baggiani, legittimamente nominato. Parola di Tar. Si può e si deve incardinarlo subito, come primo atto della prossima seduta che - secondo statuto - tre componento hanno già chiesto. Anche la Crivellenti è stata disarcionata dal Tar. Ma ci sono ben 44 aspiranti con regolare domanda. C’è l’imbarazzo della scelta. La nomina può avvenire in una settimana, secondo le procedure stabilite dallo stesso CDA col consenso anche del Presidente. Tutto normale dunque.
E poi ce lo vedete voi Massimo, di sinistra, anzi di estrema sinistra o quasi, affossare gli organi della Fondazione? Mettere da parte i rappresentanti degli enti che finanziano il Teatro per invocare un’amministrazione di un  uomo solo nominato dall’alto, dal Ministero. Lui le burocrazie ministeriali le combatte! E’ un vendoliano, perbacco!, è per la partecipazione, per aprire nuovi spazi di decisione democratica. Immaginatevi se invoca il commissario al Ministro di un governo contro il quale il suo partito, SEL, combatte in parlamento e nel paese. Ve l’immaginate voi Massimo col ministero e Michele e Luciano alla Camera e al Senato a battagliare contro!
Sì lo so cosa obiettate. Massimo da quando è sindaco si è fatto solo male. Da giovane speranza non solo di Cagliari e della Sardegna, ma del Paese, giorno dopo giorno, è precipitato nelle classifiche dei sindaci d’Italia. Ormai non si sa neppure quale posizione occupi. Ma siete sicuri che questo precipitare derivi dalla sua azione? O non è piuttosto frutto delle male lingue? Delle invidie. Di quei cazzoni di sinistra che anzichè difenderlo, sempre e comunque, praticano lo sport autolesionista del fuoco amico. Lo ha detto anche Michele Piras, che è onorevole e queste cose le sa. Ma i fatti sono più duri delle male parole e quelli parlano chiaro. Alfine Massimo risorgerà e risalirà nel gradimento, vedrete. Di fronte alla sua sapiente amministrazione del Teatro  e della città tutti dovranno ravvedersi. Almeno chi ha onestà intellettuale o onestà tout court.  Un infortunio capita anche ai migliori, ma il giudizio si dà a fine partita. E vedrete allora sarà un’altra musica!
E allora? Allora la storia del commissariamento è una gran balla di un giornalista che vuole creare sensazione. Vedrete che Massimo smentirà. Anzi, Massimo, dammi retta, non degnarti neanche di smentire. Non abbassarti a contesstare queste meschine menzogne, tanto che tu vada contro te stesso nessuno ci crede. Alla macchina del fango neanche si risponde. I manovratori di questa macchina vanno lasciati nella melma.
Ieri, passeggiando in via Roma, un compagno malizioso a queste mie considerazioni ha risposto ricordandomi la favola del marito che per fare dispetto alla moglie compie quella ben nota, dolorosa operazione. Ma, compagni ed amici, quella è una favola appunto. Una barzelletta. Massimo invece non scherza, fa sul serio, che diamine!

5 commenti

  • 1 francesco buffa
    24 Novembre 2013 - 13:29

    Non conoscevo questo sito. Soltanto oggi, casualmente, ho letto l’articolo e devo dire che mi ha fatto abbastanza sorridere. Mi sembra un linguaggio molto usato dai fedelissimi del Silvio nazionale, che speriamo sparisca dalla circolazione insieme ai suoi. Anche loro, i fedelissimi, hanno sempre parlato della macchina del fango! Scusate se non sono aggiornato e informato, ma si può conoscere il vero nome di Amsicora ?
    A presto
    Francesco Buffa-Cagliari
    N.B. Dimenticavo: sono di sinistra da sempre, ma le porcate, di destra-centro-sinistra, sono sempre porcate, e la gente comune, anche di sinistra, non ne può più. Ha ragione Amsicora: non facciamoci infinocchiare da nessuno!

  • 2 Carlo Asili
    24 Novembre 2013 - 23:15

    Buonasera Francesco. L’articolo di Amsicora è volutamente - e aggiungo deliziosamente - ironico, lo evidenzia quest’altro post del medesimo autore: http://www.democraziaoggi.it/?p=3160

  • 3 pg8
    25 Novembre 2013 - 10:30

    … e il guaio maggiore è che la sinistra cagliaritana (quella dei consigli comunale e regionale, nonchè quella dei circhi del PD) non ha niente e nessuno meglio di Massimo da proporre. Amsicora, ti conviene tornare a giocare al Sant’Elia ;)

  • 4 francesco buffa
    25 Novembre 2013 - 17:18

    Buon pomeriggio Carlo Asili, si ho letto l’articolo indicatomi. Mi fa molto piacere e concordo totalmente. E non solo, mi unisco a tutti i delusi di sinistra che hanno dato il voto a Zedda. Penso proprio che la sua carriera sia oramai segnata; cercarsi un lavoro, ma non da sindaco!
    Francesco Buffa

  • 5 Luca
    26 Novembre 2013 - 00:10

    Non ci sono parole per giustificare una simile testardaggine…Zedda come l’asino di Buridano, potrebbe morire di fame e sete nell’indecisione su molte tematiche pressanti della nostra città…. Ma O CRIVELLENTI O MORTE……..

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