ANPI: assenblea nazionale contro la guerra

11 Febbraio 2023
1 Commento


Gianna Lai

Sull’Assemblea Nazionale dell’ANPI a Cervia, il 4 e 5 febbraio, ecco un report di Gianna Lai, dell’esecutivo nazionale.

Il tema della pace e della guerra, l’uso dell’arma atomica, al centro dell’Assemblea nazionale ANPI a Cervia, sabato 4 e domenica 5 febbrario. “Quale patologia mentale ha colpito le nostre classi politiche in Europa e in Russia”, si chiede il presidente Pagliarulo nelle conclusioni, cui sembra corrispondere, con l’aggravarsi della condizione sociale, una certa assuefazione al conflitto. Pur se larga la maggioranza che non vuole l’invio delle armi in Ucraina e che non si lascia condizionare dalla propaganda dell’informazione e dei politici bellicisti. Verso tale direzione l’impegno dell’Anpi e delle sue sezioni, in continuità con 5 il novembre, 24, 25 e 26 febbraio le giornate contro la guerra, ad un anno dall’inizio del conflitto in Ucraina, escalation e riarmo gli esiti delle politiche Usa e Ue. Bisogna allargare la partecipazione in questa Italia piena di basi militari e di basi Nato e di armamenti atomici, così pericolosamente facile obiettivo in caso di guerra. Facciamo noi una nuova Helsinky, dopo che già l’Anpi ha avuto una prima audizione presso la Ue.

E si è parlato di Autonomia differenziata, a Cervia, ad essere in pericolo l’unità del Paese e l’uguaglianza dei diritti, già così segnata l’Italia dall’approfondirsi in questi anni delle diseguaglianze. Sicché è necessario porre al centro la Questione meridionale come vera questione nazionale, in questo paradosso di Autonomia differenziata e Presidenzialismo, di frantumazione e centralizzazione, come ricordava, in chiusura, ancora Pagliarulo. Nella nostra Costituzione repubblicana “come organismo metaforicamente vivente” verso l’affermazione della giustizia, il nostro terreno di intervento contro l’Autonomia differenziata, il senso stesso del nostro progetto. In questa direzione ci prepariamo a una conferenza sul Mezzogiorno che dia vero significato all’unità stessa del Paese.

E si è parlato del governo Meloni a trazione post fascista, durante l’Assemblea di Cervia, la metamorfosi di un conservatorismo xenofobo contro i migranti, di una austerità antisociale, precariato e disoccupazione, talchè per noi diviene “data periodizzante il 25 settembre 2022”, ancora Pagliarulo. Esito di un lungo processo, fino alle più recenti spinte finalizzate alla decostituzionalizzazione del Paese, la politica del ministero della giustizia vero attacco alla Costituzione. Questo governo produrrà diseguaglianze e contrasti sociali, è divisivo, perché vince le elezioni? Blocchi sociali del Nord che si son trovati sulla Autonomia differenziata, mentre un patto stringe Bonaccini a imprenditori e associazionismo in tale direzione.

E poi gli interventi degli storici, il prof. Federico Tenca Montini e il prof. Giovanni De Luna, le ragioni di carattere storico che stanno alla base dei nostri contenuti e la propaganda dell’esodo collegato alle foibe, secondo una riscrittura della storia che vede i fascisti vittime dei partigiani. Fascismo e antifascismo dal dopoguerra ad oggi, dalla caduta di capacità egemonica classe dirigente democratica, fino alla rilegittimazione del fascismo, sullo stesso piano fascismo e comunismo, “lettura nazionanlista del concetto di patria a fronte della lettura repubblicana del concetto costituzionale”. In risposta, la nostra rivoluzione costituzionale a partire dalla festa di Bologna che si terra’ ai primi di giugno, approfondire il pensiero democratico antifascista, contro l’ideologia fascista, immutabile nella liturgia della violenza, fino alla sua apologia che sfocia nella guerra stessa. Per un antifascismo unitario e propositivo, rialfabetizzare culturalmente i cittadini, una pedagogia partigiana che ricostruisca la grammatica politica, con CGIL Libera, Arci e cattolici demo, e grazie all’impegno degli intellettuali, andare nelle scuole, e con CGIL in fabbrica a parlare di antifascismo e Costituzione. Come Anpi ci prepariamo a iniziative importanti anche sugli scioperi del 1943, a 80 anni dall’inizio della Resistenza, che preparano il movimento partigiano, e a quelle per i 75 anni dalla nascita della Costituzione

“Dare una ricaduta politica a un impegno ideale”, così la nostra democrazia interna si fonda sul Coordinamento donne Anpi, sul Coordinamento giovani Anpi, sulla rappresentanza delle sezioni Anpi all’estero, e sul Gruppo di Formazione, Zagrebelsky e Azzariti tra i relatori. E poi, nell’Assemblea nazionale di Cervia, riuniti i gruppi dirigenti territoriali provenienti da 80 assemblee provinciali e interprovinciali, 2220 i presenti. E mentre aumenttano gli iscritti, siamo nel 2021 a quota 137,495 (in crescita nel 2022, non ancora conteggiati), nuove sezioni si aprono anche ad opera degli agenti di polizia. Ci aspetta la Festa dell’Anpi a Bologna nei primi giorni di giugno, come dicevamo, e una Conferenza di organizzazione in autunno, seguita da una iniziativa sul Servizio civile.

Così, nelle conclusioni, partire dal carattere sociale della nostra Costituzione, la nuova narrazione sulla Resistenza, strumento di battaglia attuale: Eugenio Curiel e la democrazia progressiva, che si espande con le lotte sociali e civili, e il gruppo di Camaldoli e la visione cattolica e progressista, e quella egualitaria delle sinistre, e Ventotene per una nuova Europa democratica e pacifica. Con le forze motrici del contrasto al fascismo, sindacato, associazionismo, volontariato, pur mai dichiarandoci antipartiti: le aspettative create a seguito dei vuoti politici, ma la nostra linea non può essere sostitutiva dei partiti.

1 commento

Lascia un commento